Trentola Ducenta (Ce) dona 11 mila e 500 a un comune piemontese

Trentola Ducenta è un comune di 18mila anime in quella che è chiamata la Terra dei Fuochi. In provincia di Caserta. Trentola Ducenta non fa notizia, non ha la monnezza per le strade, non è in dissesto finanziario.

Trentola Ducenta è parte di quel Sud che non incarna lo sterotipo caro ai media, non è quel castello degli orrori che serve per fare audience.

Le nostre casse stanno bene: avanzeremo a consuntivo circa 900 mila euro. Rispettiamo il patto di stabilità, abbiamo una differenziata al 75% e una tassa dei rifiuti tra le più basse d’Italia.

 

Dice il sindaco. E probabilmente Trentola sarebbe rimasto un paese che ti ricordi soltanto per la pubblicità martellante di qualche mobilificio sulle reti locali, se non fosse che, fregandosene dello stato centrale, il sindaco ha deciso di rispondere all’annuncio di un comune piemontese, 798 abitanti sul lago Maggiore, per consentirgli di mettere in sicurezza le scuole.

Da La Stampa:

Una storia che ha dell’incredibile. Tutto è nato dall’invito che il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha rivolto ai suoi «colleghi» all’inizio di marzo con una semplice email. Ogni sindaco avrebbe dovuto comunicare a palazzo Chigi, entro quindici giorni, l’opera di edilizia scolastica più urgente, con costi e tipologia di intervento. Uno dei primi a rispondere è stato Gianluigi Cristina, eletto sindaco di Pisano con una lista civica: «La materna e le elementari di via Piceni sono state messe in sicurezza negli ultimi dieci anni al 90%. Per concludere l’opera, servono 11.500 euro», spiega al collega Renzi. Mancano l’uscita con maniglione antipanico del dormitorio, l’adeguamento dell’altezza standard delle finestre, nuove porte antincendio in cucina, ma l’ente non ha le risorse finanziarie necessarie. L’appello appare su un quotidiano. A leggerlo non è Renzi ma un sindaco ex democristiano alla guida della sua cittadina da vent’anni, eletto l’ultima volta nel 2011. Si chiama Michele Griffo, si professa di centrodestra: è il primo cittadino di Trentola Ducenta, che sta a sette chilometri dal mare. Anche lui ha scritto al premier, ma chiedeva 400 mila euro

 

il 4 aprile ha inviato un fax , il sindaco di Trentola Ducenta, scritto a mano di poche parole al municipio novarese per dire che il finanziamento c’era. E che importa se non arrivava dallo Stato ma da un altro Comune. I soldi ve li diamo noi. “Quell’appello mi ha toccato. La cifra è alla nostra portata: quei bambini potranno sentirsi al sicuro”.

Questa storia è emblematica sotto tanti punti di vista. C’è lo stato centrale con la sua burocrazia. Un comune del casertano coi problemi di tanti altri comuni ma anche tante virtù e con tanto senso pratico che se ne frega, dimostrando solidarietà ed un comune del Nord in difficoltà che potrà mettere in sicurezza la propria scuola.

Se non lasciate morire il sud coi vostri stereotipi e le menzogne dei media, probabilmente, come scriveva Pino Aprile, i “terroni” salveranno l’Italia. Speriamo un’altra. Diversa. Non questa. Perchè a dispetto della propaganda, “giù al sud”  quella che viene fatta passare per elemosina, da 153 anni, ha solo ingrassato delle elite borderline funzionali ad un sistema molto, molto discutibile.

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