Sfatiamo un pò di bufale recenti della stampa sui comportamenti di Napoli

immagine di Angelo Forgione

In questi giorni si moltiplicano sulla rete tutta una serie di bufale, riprese anche da media nazionali e giornalisti più o meno importanti, sui soliti incivili (presunti) comportamenti dei napoletani. Generalizzando comportamenti e fattispecie e collegandole tutti all’universalità di Napoli e dei napoletani.

Senza voler entrare nel merito delle vicende, ma giusto per amore della verità, vi riporto alcuni episodi (su Google ne potete trovare altri) che contraddicono queste ipotesi di delinquenza ad appartenenza territoriale.

Sia ben chiaro, non è mia intenzione giustificare comportamenti illegali ed incivili ma solo per dimostrare che la legalità non è un patrimonio geografico ma il sentimento di ogni singolo essere umano.

Solo a Napoli non ci si ferma all’alt della polizia? Falso.

Savona: Ponte di grande lavoro per gli agenti della polizia stradale savonese che, nel corso dei loro controlli, sono stati impegnati nella rilevazione di diversi incidenti, ma soprattutto hanno pizzicato diversi automobilisti al volante con un tasso alcolemico superiore al consentito. Il record (in negativo) spetta ad un torinese di 23 anni che, questa notte, ha evitato di fermarsi all’alt imposto dagli agenti della polizia stradale di Albenga ed è scappato verso il centro di Alassio. (Qui l’articolo completo.)

Crema: Venerdì 30 novembre: I carabinieri di Crema inseguono due malviventi che non si sono fermati all’alt, a bordo di una Bmw 530 rubata. In esclusiva il video della folle fuga girato all’alba di venerdì scorso da uno dei militari di pattuglia. (Qui il video)

Treviso:Volevano una notte di trasgressione ma non avevano messo in conto quella pattuglia dei carabinieri che ha mostrato la paletta dell’alt alla potente Audi intercettata a Campigo, nei pressi di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso. (Qui l’articolo completo).

Castello di Godego: All’alt dei carabinieri, anziché fermarsi, ha accelerato. Nella fuga a tutta velocità, ha fatto finire fuori strada un’auto della vigilanza privata Compiano (nessun danno al conducente, solo qualche ammaccatura al mezzo), prima di terminare la propria corsa sbattendo contro un marciapiedi. A finire nei guai, un 25enne di Castello di Godego (Qui l’articolo).

Un’altra notizia inesatta è quella secondo cui quando viene ucciso un innocente dalla camorra, i funerali vengono disertati dalla gente comune. Magari si tratta di cortei più composti e meno chiassosi ma anche questa notizia non è vera. Di solito c’è più gente che al corteo del Rione Traiano.A titolo di esempio alcuni stralci dalla stampa di alcuni episodi.

Carabiniere ucciso a Maddaloni (di cui gira notizia del funerale andato deserto): Circa 5mila persone per l’addio a Tiziano della Ratta , l’appuntato 34enne dei carabinieri ucciso sabato scorso a Maddaloni nel corso di un tragico tentativo di rapina. Nel duomo di Sant’Agata dei Goti, piccolo centro Sannita al confine con la provincia casertana, i funerali del militare, alla presenza dei ministri della Difesa, Mauro, e delle Politiche Agricole, De Girolamo.(L’articolo completo col video).

Funerale di Mariano Bottari pensionato ucciso per errore dalla camorra: Ci sono anche la madre e il padre di Ciro Esposito, il tifoso del Napoli ucciso a Roma prima della finale di coppa Italia Napoli-Fiorentina, nella chiesa del Redentore di Portici (Napoli) dove si sono celebrati i funerali di Mariano Bottari, il pensionato di 75 anni ucciso per errore lunedì scorso per strada, a pochi metri da casa. La chiesta era gremita ed erano presenti numerosi gonfaloni di comuni campani. In prima fila la vedova di Bottari e i suoi sei figli. A celebrare i funerali  don Tonino Palmese, referente regionale dell’associazione Libera.(L’articolo completo)

Andrea Nollino ucciso per errore dalla camorra: Pacata e sentita l’omelia di don Mauro Zurro (molto amico della vittima, impegnata nelle attività di volontariato della parrocchia) che ha richiamato alla luce di Dio, l’unica cura per sopportare queste sofferenze.Di «mani bastarde e assassine» ha tuonato don Tonino Palmese (vicepresidente della Fondazione Pol.i.s. e referente regionale di Libera) nel breve saluto ai familiari, auspicando giustizia e mai vendetta. La bara portata a spalla ha attraversato onde di mani tese, prima di entrare per l’ultima volta nel bar, che si trova di fronte alla basilica. Oggi alle 18 la città si ritroverà ancora in piazza per una fiaccolata. Ci saranno tutti, anche l’intera Commissione d’Inchiesta Anticamorra delle Regione con il presidente, Gianfranco Valiante e il vice presidente, Angelo Marino.

Lino Romano ucciso per errore dalla camorra: Scene di forte commozione si sono avute al termine del rito quando una cugina di Pasquale Romano, Antonella ha letto un breve ricordo della loro infanzia. Applausi all’uscita dalla chiesa della bara, sulla quale era stata collocata la maglia numero 1 da portiere e la sciarpa azzurra del «Club Napoli» di Cardito. La cittadina a nord di Napoli si è fermata completamente nella giornata di lutto cittadino. Chiusi negozi ed uffici, case con persiane abbassate(L’articolo completo)

Solo alcuni esempi. L’auspicio che ci siano più cortei chiassosi contro la camorra, nella malaugurata ipotesi, speriamo mai, di altre vittime innocenti di camorra.

Solo a Napoli non si indossa il casco. Falso.

Ieri sera Giuseppe Cruciani diceva che nella sua città, Roma, non si vede gente che gira senza casco. Per questo motivo le notizie che riporto di seguito provengono solo dalla Capitale. Perchè se certe realtà non si conoscono si fa più bella figura ad informarsi prima.

Roma, morti due ragazzi senza casco: Tor Vergata, le vittime avevano 18 e 15 anni. Tornavano a casa alle due di notte su uno scooter In moto senza casco: morti due ragazzi , inseparabili amici di borgata, uccisi nello schianto frontale con una GolfE’ qui, sul cavalcavia di via Casilina che taglia come una croce via di Tor Bella Monaca, che l’ altra notte si e’ spezzata la vita di due adolescenti di Tor Vergata, amici dall’ infanzia. Inseparabili, fino all’ ultimo. La corsa in motorino per tornare a casa, poco prima delle due. Senza casco, perche’ da queste parti “non lo mette nessuno”. (L’articolo completo)

Roma, Tor Bella Monaca: dove i ragazzini sfrecciano sui motorini senza casco evitando biche grandi come voragini (L’articolo completo)

…E mi fermo perchè il post è già bello lungo così. Questo  non per criminalizzare luoghi o città, ma per affermare la stupidità di certe generalizzazioni, perchè , come dicevo all’inizio la civiltà o la buona educazione dipendono dall’individuo e dalla sua responsabilità. Continuare ad elevare unicamente Napoli a topos di illegalità (senza guardare in casa propria, tipo editori con fedine penali non proprio cristalline, per usare un eufemismo) finisce per fornire alibi e giustificazioni che non individuano mai la radice delle responsabilità.

Mi si obietterà che si va in 3 sul motorino, ma forse il falso in bilancio o i reati finanziari più diffusi altrove, sono meno gravi?