Puritalia: l’auto “sartoriale” fatta a Napoli

Sapevate che a Napoli esiste una casa automobilistica che realizza auto sportive? Io non lo sapevo, o meglio l’ho scoperto quasi per caso.

La casa si chiama Puritalia ed ha la sede legale proprio a Napoli:

Martedì 16 dicembre 2014 è stata presentata a Milano la 427, prima supercar firmata da Puritalia Automobili, marchio campano fondato nel 2011 da Paolo Parente che si avvale della celebre matita del designer Fabio Ferrante, creatore di una supercar connubio tra la potenza americana e il più puro design made in Italy.
Ispirata alle grandi auto da corsa statunitensi degli anni ’60, la 427 è una roadster due posti dall’aspetto muscoloso e potente ma al tempo stesso elegante e vintage (fonti: corriere dello sport, quattroruote)

Sono allora andato a fare un giro sul sito di Puritalia ed ho scoperto che l’azienda realizza auto “sartoriali” , su misura a seconda dei gusti e delle specifiche fornite dagli utenti che intendono ordinarle:
Puritalia Automobili produce auto sportive in piccola serie basate su design tipicamente Italiano e costruite rigorosamente a mano con tecniche e qualita’ artigianale.La nostra filosofia gravita intorno al Cliente che partecipa attivamente alla specifica della propria auto, rendendola un pezzo d’arte unico, espressione della propria personalita’ e dei propri gusti.
La migliore definizione di cosa sono la danno loro stessi:
Siamo una gruppo di persone giovani, fortemente motivate, guidate dalla passione e che, pensando fuori dagli schemi, cercano di far rivivere l’arte Italiana di costruire automobili artigianli su misura dei clienti.La costante ispirazione al passato, l’abilità artigianle, il design ed il gusto tipicamente Italiano ci contraddistinguono e ci rendono profondamente diversi da qualsiasi altra start up nel settore automotive.
Al momento non hanno chiesto miliardi e miliardi di sovvenzioni pubbliche nè, a quanto mi risulta, hanno messo in cassa integrazione alcuno o spostato la sede legale in Olanda.
La passione per la realizzazione di automobili a Napoli non è una novità. Sapevate infatti che anche l’Alfa Romeo aveva origini partenopee?
Ecco cosa scrive Carmine De Marco, autore del libro “La conquista e la colonizzazione del Meridione d’Italia“:
«La vicenda emblematica di come l’industria meridionale, fiorente fino a 150 anni fa, in special modo quella metalmeccanica, già da mezzo secolo fosse stata abbandonata a sé stessa per privilegiare quella del Nord. L’ingegner Nicola Romeo, ricordiamolo, era un geniale imprenditore metalmeccanico che aveva diversi, importanti stabilimenti nella zona Napoli. Licenziatario per la costruzione di camioncini di trasporto truppe della francese Darracq, allo scoppio della Prima guerra offrì allo Stato italiano il suo prodotto a prezzo vantaggioso, ma si sentì rispondere che esso acquistava solo prodotto nazionale. Cioè del Nord. Così accettò di rilevare l’A.L.F.A (Anonima Lombarda Fabbrica Automobili), che aveva i suoi stabilimenti a Portello, presso Milano, ed era in liquidazione. Finita la guerra, nel 1918, fu inizialmente cambiato il nome della società in “Società Anonima Ing. Nicola Romeo e Co.”. Ma si sa che i napoletani sono buoni di cuore: infatti Romeo non infierì, e al termine di una lunga vertenza con i vecchi proprietari dell’Alfa, non mise sullo scudetto il Vesuvio, ma lasciò il biscione milanese. E tutti oggi si lamentano per l’Alfa-Sud di Pomigliano, poi passata alla Fiat, “regalata” ai meridionali “sfaticati” dai generosi industriali settentrionali».