Ad esempio io resto al Sud

Nel 2010, lo studio “Sviluppo, rischio e conti con l’esterno delle regioniitaliane”, realizzato dall’economista Paolo Savona, ha messo in evidenzacome di 72 miliardi di euro annui spesi dai cittadini del Sud per i propriacquisti, ben 63 miliardi sono destinati all’acquisto di beni e serviziprodotti al Nord: solo una parte dei residui 9 miliardi resta poi nelMezzogiorno, essendo compresa in essi anche la quota di acquisti provenientidall’estero.

Tuttociò si traduce in una vera e propria emorragia di risorse economiche cheabbandonano il Mezzogiorno impoverendolo. Sempre dallo studio di Savona,infatti, si evince che la quota di trasferimenti dallo Stato alle regionimeridionali è di 45 miliardi di euro annui, ovvero un importo insufficiente acompensare le risorse economiche che il Sud trasferisce al Nord.

Ilrapporto tra economia e territorio, dunque, ha bisogno di essere ripensatoproprio alla luce di tali osservazioni. Concetti quali “Compra Sud” e”Km 0″, concretamente applicati, si configurano, per il Sud, comel’azione più forte e incisiva atta a innescare un formidabile sviluppoeconomico, sociale e culturale, attraverso acquisto, consumo e diffusione dibeni e servizi prodotti al Sud da agricoltori, artigiani e aziende con sedelegale al Sud. Alla base del concetto di “acquisto e consumoconsapevole” ci sono gesti semplici: soffermarsi a leggere attentamenteun’etichetta, scegliere prodotti fatti a poche centinaia di metri da casanostra, involontariamente, possono trasformarsi in un “atto rivoluzionario”.

Glieffetti prodotti dall’applicazione di tali principi, infatti, riguarderebberouna generale crescita dell’economia meridionale, che investirebbe, diconseguenza, tutto il tessuto sociale: le risorse economiche che restano alSud, infatti, si traducono in servizi pubblici – istruzione, trasporti, sanità– ma anche in occupazione e, quindi, nuovi posti di lavoro.

Vien ecosì ad attivarsi un circolo virtuoso frutto del rapporto simbiotico trasocietà, economia e territorio. La sua divulgazione e la sua praticagiornaliera di “Compra Sud” e “Km 0” possono generare nonsolo indipendenza economica, ma anche risveglio identitario.

Tal itematiche saranno affrontate a Napoli il 17 maggio, nell’ambito del convegno organizzatodall’Associazione Briganti, Confimpresa Campania e Progetto i-Sud. I lavori,moderati da Vittorio Terracciano e Antonio Panico, si apriranno alle ore 14:30.Al tavolo dei relatori prenderanno parte:

 

FrancescoTassone (storico – meridionalista – presidente Movimento Meridionale),

DiegoGiovinazzo (segretario generale Confimpresa),

AntonioDi Gennaro (agronomo),

MarcoEsposito (segretario Unione Mediterranea – giornalista)

NandoDicè (presidente Insorgenza Civile),

NicolaChristian Rinaldi (Imprenditore, esperto di sistemi di eGovernement/eBusiness )– Presentazione piattaforma “i-Sud“,

PietroDe Luca Bossa (musicista) – Presentazione evento “DElucao“.

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