Basilicata: la giornata mondiale dell’acqua sia riflessione sull’uso degli idrocarburi

Ola (Organizzazione lucana ambientalista)

In Basilicata la giornata mondiale dell’acqua, occasione per riflettere sull’uso e sulla estrazione degli idrocarburi, questo l’auspicio di Maurizio Bolognetti dei Radicali lucani:

“Siamo fatti di acqua, viviamo di acqua, l’acqua è vita. Eppure, in nome del dio denaro, facciamo cose che mettono a repentaglio preziose riserve di acqua dolce, che invece dovremmo preservare e tutelare.

Tra pochi giorni, il 22 marzo, festeggeremo la giornata mondiale dell’acqua. Una ricorrenza che in Basilicata assume un significato particolare e che dovrebbe spingere tutti a riflettere sull’impatto esercitato dalle attività di estrazione idrocarburi sulle preziose e strategiche riserve idriche presenti sul nostro territorio.

In Basilicata, la giornata dell’acqua dovremmo dedicarla al Pertusillo, agli invasi di Montecotugno e della Camastra, alle sorgenti contaminate da idrocarburi.

E dovremmo ricordarci di onorare quell’art. 3-quater del Codice dell’Ambiente che recita: “Ogni attivita’ umana giuridicamente rilevante ai sensi del presente codice deve conformarsi al principio dello sviluppo sostenibile, al fine di garantire che il soddisfacimento dei bisogni delle generazioni attuali non possa compromettere la qualita’ della vita e le possibilita’ delle generazioni future”.

Spero che – a partire dalle massime istituzioni regionali – si rifletta e si agisca non solo in nome del profitto e dell’interesse di alcuni, ma per tutelare, appunto, i bisogni delle generazioni che verranno, dei nostri figli e dei figli dei nostri figli. Spero che si comprenda che la strada che abbiamo imboccato non potrà che produrre disastri e che il vero oro della Basilicata è rappresentato dall’acqua, fonte di vita e risorsa, essa sì, strategica.

Il geologo Franco Ortolani ha proposto di recente l’istituzione di “Santuari dell’Acqua potabile” e cioè di aree ad “elevata tutela ambientale, inaccessibili a qualsiasi installazione di pozzi petroliferi o discariche o interventi inquinanti”, che possano contaminare acquiferi di importanza strategica.

C’è del buon senso nelle parole del geologo partenopeo e se davvero volessimo onorare la giornata mondiale dell’acqua dovremmo trasformare questo buon senso in azione e sostenere questa proposta.

Così come oso sperare che prima o poi si riesca ad avviare una seria riflessione su un modello di sviluppo basato sul mito della crescita senza limiti, che sta producendo un ecocidio planetario. (fonte: Ola Ambientalista)