Campania: regina della produzione di tabacco

Novecento aziende campane, sono protagoniste di un accordo con Philip Morris Italia, che assicura l’acquisto del tabacco prodotto da oggi e fino al 2020. Il nuovo contratto, già in essere, è stato presentato oggi a Caserta, territorio tra quelli che maggiormente contribuiscono alla produzione di tabacco usato per i prodotti di Philip Morris Italia: l’accordo è nazionale ed è stato firmato attraverso Coldiretti (riguarda infatti solo aziende iscritte all’associazione) e prevede in tutto il Paese un investimento di mezzo miliardo di euro da parte di Philip Morris nei cinque anni. In Campania si produce infatti il 50% del tabacco che Philip Morris acquista in Italia e la regione copre in generale il 30% della produzione totale di tabacco del Paese.

“Già dal 2011 – ha spiegato Eugenio Sidoli, presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia – compriamo direttamente dagli agricoltori attraverso il rapporto con Coldiretti, che ci permette di essere un investitore rilevante in questo territorio. Collaboriamo con imprese locali dando molto lavoro: si tratta di imprese familiari importanti soprattutto del Casertano e del Beneventano. Abbiamo rinnovato a luglio degli accordi con il Ministero delle Politiche agricole e forestali per l’acquisto di tabacco per i prossimi sei anni, fino al 2020. Un investimento per un settore che ha bisogno di avere prospettive per il futuro, soprattutto in questa fase nella quale gli aiuti che arrivavano dall’Unione Europea sono esauriti e quindi dobbiamo vivere delle nostre stesse risorse”. L’accordo è stato commentato positivamente dal Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, secondo cui “l’accordo tra Philip Morris e produttori agricoli di tabacco ha un valore straordinario: elimina l’intermediazione parassitaria e forme di soggezione alle quali soggiacevano i contadini, dando loro respiro”. “Avere un contratto da qui al 2020 – ha aggiunto De Luca – significa avere una certezza del mercato per i propri prodotti. L’accordo copre moltissimo la provincia di Caserta e Benevento, ma anche porzioni significative della provincia di Salerno e qualche zona di Avellino. Credo che sia un modello importante di accordo. Noi cercheremo di dare una mano e stiamo verificando anche la possibilità di dare un ulteriore contributo alle imprese agricole”.