Capo d’Orlando: via la targa dedicata a Garibaldi.Condannato dal Tar

 

Creato il 27 ottobre 2012 da Ilazzaro

Capo d'Orlando: via la targa dedicata a Garibaldi.Condannato dal Tar

Il Sindaco di Capo d’Orlando ci aveva provato. Non per sentimenti filoborbonici o per mettere in discussione i valori dell’unità nazionale. Piuttosto perchè: il suo intento era quello di “aprire un dibattito su una pagina di storia che mortifica l’onore della Sicilia e la memoria deiSiciliani che a Bronte, Mirto, Alcara e Milazzo furono massacrati da Bixio e dal suo seguito.”

Il gesto era stato eloquente, con tanto di scala si era arrampicato sul muro e con un martello aveva distrutto la targa dedicata all’eroe dei due mondi. Suscitando anche il disappunto di Anita, pronipote di Garibaldi.

La condanna in realtà non attiene al merito della fattispecie, ma ad un vizio di forma riscontrato nel procedimento. Il sindaco avrebbe cioè dimenticato di consultare il Ministero della Pubblica istruzione, quando decise di cambiare nome.

Così prosegue il sindaco:

“Continuo a ritenere se non ingiusto, quantomeno poco opportuno, celebrare con l’intitolazione di strade e piazze in Sicilia, il mandante di Bixio e dei suoi uomini che nella nostra Terra hanno massacrato i nonni dei nostri nonni, vicenda che da oggi viene ricordata nella toponomastica della via Nino Bixio di Capo d’Orlando. Avrei ritenuto più giusto che almeno una parte delle attenzioni riservate alla mia iniziativa, fosse stata dedicata a difendere l’intitolazione della biblioteca di Ponteranica (Bg) a Peppino Impastato, martire Siciliano, cancellata con sentimento xenofobo a causa delle radici meridionali dello stesso. Ma questa è un’altra storia, o forse è un’altra faccia della stessa: la storia di un servilismo culturale che non mi appartiene.”

Lo stesso servilismo culturale prono e succube a chi inventa di sana pianta uno stato, fomentando odio razzismo e xenofobia. Occupando posti in parlamento.

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