Cavolfiori cancerogeni?Falso! È solo speculazione commerciale

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Mi perderanno i lettori del blog non interessati al fenomeno, ma l’esibizione di arrampicata sugli specchi, da parte delle istituzioni sulla “terra dei fuochi”, sta raggiungendo vette di altissimo paradosso. E ti rendi conto che è la gran vecchia italia di Ustica e delle stragi senza mandanti.

Secondo quanto riferito da don Maurizio Patriciello, il prefetto di Napoli avrebbe rassicurato gli abitanti della Campania, dalle pagine de Il Mattino, sulla bontà di cavolfiori coltivati a ridosso delle zone su cui insistono le discariche pregne di rifiuti tossici.

Secondo quanto dichiarato le sostanze cancerogene evaporerebbero, lasciando così libero l’ ortaggio.

Queste voci e questa storiaccia sarebbero solo il frutto di una campagna di speculazione volta a danneggiare il mercato ortofrutticolo di Terra di Lavoro (un “complotto” della lobby dei verdummari crucchi ?)

Preferisco non commentare, vi lascio con la risposta di padre Maurizio.

“Ma che ne sa De Biase di quello che c’è in quei cavoli? Lui che ne sa? Tempo fa de Biase disse che non riusciva a dormire né di notte né di giorno per i problemi causati dall’area Resit. Ecco, pensi a quei problemi. Non ho visto De Biase a Caivano, che ne sa lui della nostra realtà? Bisogna usare le parole giuste: sono menzogne quelle di De Biase. Non lo diciamo noi che quei cavoli di quel colore nero sono a rischio. Ci sono le certificazioni della Forestale. Questo De Biase lo sa?”
Perché allora il commissario per le bonifiche fa simili dichiarazioni?
“Vorrei tanto saperlo. E intanto gli chiedo: dott. De Biase perché parla così? Che cosa intende dire? Quale messaggio sta lanciando? Chi e che cosa lei vuole coprire, visto che dice simili assurdità? Non si possono fare affermazioni del genere. Non è possibile.” (fonti : il mattino,pagina fb patriciello,paralleloquarantuno)

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Una risposta a “Cavolfiori cancerogeni?Falso! È solo speculazione commerciale”

  1. Ma che problema c’è? Fategli recapitare a casa una fornitura completa per una settimana dei suddetti ortaggi con l’obbligo di farsi riprendere e diffondere pubblicamente le riprese mentre li mangia, diamogli la possibilità di dimostrare a tutti la propria buona fede, se è davvero convinto di quello che dice non dovrebbe fare problemi, in caso contrario ci faccia il piacere di dirci a nome e per conto di chi questo signore (s)parla.

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