Crocetta VS Eni: “è in corso un nuovo scontro tra Nord e Sud”

È un fiume in piena il presidente Crocetta, contro l’Eni che intenderebbe lasciare Gela per trasferirsi a Milano.

Va giù duro Crocetta, secondo quanto riferisce Sicilia Informazioni:

“Fosse stato per me la raffineria di Gela non l’avrei mai fatta costruire. Ero bambino e prima che la realizzassero c’era una delle più belle spiagge del Mediterraneo. Ora è un’area avvelenata. Ecco perché dico che l’Eni non se ne può andare e se pensa di farlo pagherà un conto salatissimo.. Che cosa pensa di fare? Lasciarci migliaia di disoccupati e un sito devastato dove la vita, forse, tornerà fra cento anni?”

 

Crocetta non vuole si ripeta una nuova Termini Imerese (l’ex stabilimento Fiat). “Se l’Eni ama l’ambiente, come dice, proceda subito al risanamento del suolo e del sottosuolo, delle acque, e bonifichi interi territori da riconvertire economicamente”, tuona il presidente della Regione.

“In Sicilia viene prodotto il 70% di tutto il petrolio italiano – sottolinea il presidente della Regione -. Con i permessi che ho accordato, tirandomi addosso infinite proteste, salirà al 90%. Perché deve essere raffinato in Lombardia a 1.500 km di distanza e non a bocca di pozzo?”. Secondo il governatore siciliano “è in corso un nuovo scontro tra Nord e Sud. In Lombardia le fabbriche vengono salvate, in Sicilia chiudono. L’Eni ha sbagliato gli investimenti a Sannazzaro e, per non riconoscere l’errore, vuole chiudere Gela sostenendo che il problema è qui”.

Intanto Crocetta minaccia la revoca dei permessi di esplorazione che intende rimettere all’asta vincolando gli aggiudicatari a lavorare il greggio nella Regione.

Intanto vale anche la pena di ricordare che la sede legale dell’Eni non è a Palermo, con tutto quello che ne consegue in termini di tasse e tributi. Oltre che di Pil. per quanto riguarda lo scontro tra le due aree del Paese, c’è sempre stato, con una parte eletta a “locomotiva” e l’altra a “binario” funzionale alla prima. Questa non è una novità ma una realtà che con la crisi si è esacerbata.

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