Da Salerno: la scuola della terra

Questa è la storia di Maria de Biase, nata nella Terra dei fuochi, dove “ci ribelliamo da molti anni, invisibili agli occhi dei grandi media”, da una famiglia di contadini che ha resistito alle lusinghe della speculazione edilizia e alle minacce della camorra.

Maria aderisce alla campagna “Ribellarsi facendo“ e , trasferita in una scuola del salernitano, crea la scuola della terra,perchè la terra è anche una dimensione esistenziale che mi porto dentro, della quale non mi sono liberata nonostante avessi l’impressione che i miei studi e il mio lavoro mi avessero portata lontano dalle attività del mondo rurale.

Nasce la scuola della terra, la scuola che produce e consuma a chilometro zero. Educa al recupero, al riciclo ed al riuso. Da piccoli.

Abbiamo tanti orti che coltiviamo insieme, docenti, alunni e genitori, gli ortaggi vengono consumati nelle mense dove sono limitati i prodotti surgelati, dove è stato eliminato l’usa e getta, si utilizzano piatti di ceramica, bicchieri di vetro e si beve l’acqua in brocca. Abbiamo aderito alla strategia rifiuti-zero di Paul Connet. Non sono permesse le merendine confezionate, né altro cibo spazzatura, si fa merenda con pane e olio (prodotto da noi con le olive degli alberi millenari nei giardini delle scuole), pane e broccoli, pane e marmellata, insalate varie, finocchi, frutta secca. Tutto sano, biologico, autoprodotto o offerto dalle famiglie. Nessun rifiuto, niente sprechi. La scuola ha proposto corsi di onoterapia e di permacultura, laboratori di produzione del sapone con l’olio esausto che la scuola raccoglie, laboratori sulle R magiche. Sono stati piantati una trentina alberi da frutto autoctoni che cominciano ad alimentare i bambini della scuola. È nata l’eco-merenda. (fonte comune-info.it)

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