DailyMail: anche a Londra esportata la tradizione del caffè sospeso

Napoli: la tradizione del

C’è una tradizione, tra le tante, che rende Napoli unica al mondo. Una tradizione che non ha bisogno di marchi Dop o Sgt e che nessuna guida culinaria può esportare.

Una tradizione che vive dello spirito d’accoglienza di una città e che si nutre del “cuore” dei suoi abitanti.

Una tradizione che trasforma le persone in comunità, e la comunità in una patria con propri usi, costumi e lingua, oltre che leggi (a volte discutibili) proprie.

La tradizione del “caffè sospeso”.

Si usava nei bar di Napoli, quando una persona era particolarmente felice perché aveva qualcosa da festeggiare oppure perché aveva iniziato bene la giornata, beveva un caffè e ne pagava due, per chi sarebbe venuto dopo e non poteva pagarselo.

Era un caffè offerto ….. all’umanità. Di tanto in tanto qualcuno si affacciava alla porta e chiedeva se c’era “un caffè sospeso”…. e spesso riceveva in cambio anche un sorriso.

La tradizione sta varcando, da qualche tempo, i confini della Campania. Dopo Lipari, Milano e la Bulgaria, il Daily Mail, rotocalco inglese, ci informa che la tradizione ha raggiunto la manica, su, fino a Londra.

Il giornalista spiega che non si tratta semplicemente di un modo per aiutare i senza tetto, ma un modo di creare una sorta di sinergia sociale, tra coloro che, ad esempio, fuori dall’orario di lavoro vogliono una tazza di caffè e non possono permetterselo.

Il sistema – prosegue il rotocalco- si basa su un rapporto di fiducia a due tra venditore e compratore, a cui non verrà chiesta alcuna credenziale nè chi sia. L’importante è che ci sia qualcuno che per lui abbia pagato il “caffè sospeso”.

L’ideatore della pagina Facebook sul caffè sospeso nel Regno Unito è John Sweeney, 28 anni di Cork. Proprio quest’ultimo ha dichiarato che è entusiasta dell’iniziativa che ha ricevuto un ottimo feedback e tantissimi messaggi sulla propria bacheca.

Segue una lista degli esercizi commerciali e dei bar che aderiscono all’iniziativa.