Erri De Luca: intitoliamo il San Paolo a Ciro Esposito

Queste le parole dello scrittore napoletano Erri De Luca all’Adn Kronos. Parole che ci sentiamo di sottoscrivere e condividere per il senso ribadito ed espresso quotidianamente anche su queste pagine.

«Ciro è un ragazzo di Scampia ma non è morto di camorra. È stato ucciso perché andava a una partita, a vedere giocare la sua squadra. Per guadagnarsi da vivere, lavava le auto. Perché questa è la verità di Scampia: non la sua versione criminale, strombazzata dalla finzione televisiva. Lo Stadio San Paolo andrebbe intitolato a lui».

Al momento l’unico movente per la morte di Ciro è nel tifo per il Napoli. Una delle poche città in Italia dove “napoletano” indica il cittadino della città partenopea ed il tifoso della quadra di calcio. In un connubio identitario irrisolvibile.

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