Invocato dal becerume razzista, l’Etna si godrà il suo gran bel riconoscimento. Sarà dichiarato patrimonio dell’Unesco.
E’ lo stesso Ministro Orlando a riportare la notizia in comunicato diffuso dall’AGI:
“E’ un traguardo significativo per l’Italia. Il riconoscimento Unesco, come e’ gia’ avvenuto recentemente con le Dolomiti, e’ un’opportunita’ per il nostro Paese per coniugare la tutela dell’ambiente con la valorizzazione del territorio, investendo cosi’ nello sviluppo sostenibile, la strada che dobbiamo percorrere”.
“Si tratta di un risultato importante che riconosce l’unicita’ del patrimonio naturale italiano, il valore delle politiche nazionali di conservazione e il lavoro svolto negli ultimi anni dal Parco dell’Etna e dal ministero dell’Ambiente, che nel gennaio 2012 ne ha patrocinato la candidatura”, si legge in un comunicato dello stesso ministero. E’ stato il ministero degli esteri a comunicare l’esito positivo della valutazione del sito “Monte Etna” candidato a patrimonio mondiale naturale dell’umanita’ Unesco. L’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn) – l’agenzia incaricata di esaminare le proposte di iscrizione alla World heritage list – ha riconosciuto l’importanza scientifica ed educativa, l’eccezionale attivita’ eruttiva nonche’ l’ultra-millenaria notorieta’ del vulcano, icona del Mediterraneo. L’Iucn ha valutato l’Etna un esempio particolarmente significativo delle grandi ere della storia della terra e dei processi geologici in corso (e non bisogna dimenticare il legame del vulcano con la cultura immortale, la storia e la mitologia).
Un riconoscimento che nessun decreto in salsa verde potrà diminuire o cancellare. Una eccellenza ambientale del Sud che così risponde alle preghiere di chi ne invoca la distruzione. E allora sì, in questo caso, Grazie Etna…
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