Finito il clamore, la Terra dei Fuochi continua a bruciare

Quando esprimevo perplessità sull’arrivo dell’esercito nella Terra dei Fuochi per fungere da deterrente ai roghi, ricevevo commenti piccati di chi era certo la situazione sarebbe cambiata.

Non è cambiato invece nulla. I roghi continuano, eccome.

Monitorati, per quanto possibile dalla rete dei cittadini che ancora si chiedano come sia possibile, nonostante droni, esercito e telecamere.

La domanda è: chi continua a gestire il traffico di materiale speciale che viene smaltito in Campania? Perché non si riesce a smantellare la rete di addetti alla combustione di questi materiali? Le aziende della telefonata di cui all’intercettazione qui sotto (che risale al 2000), che spedivano pneumatici e gomme in Campania, hanno pagato per quello che hanno commesso?

2 Risposte a “Finito il clamore, la Terra dei Fuochi continua a bruciare”

  1. Tu che di questi temi ne sai molto più di me, mi spieghi una cosa?
    Come mai viene bruciata questa roba? Cioè i rifiuti non sono sottoterra, o nelle discariche abusive? Questi falò nei luoghi più disparati cosa bruciano?

    1. Se ascolti la telefonata dell’intercettazione lo dicono chiaramente. Pneumatici, per la maggior parte, poi prodotti di scarto della manifattura (specie calzaturiera). Perciò si chiama “terra dei fuochi”. Ripeto, ascolta quella telefonata è emblematica di come si accordavano.

I commenti sono chiusi.