Forza Lega: il nuovo grido di battaglia della politica campana

Così dal Corriere del Mezzogiorno, a proposito di Forza Campania:

L’approdo temporaneo potrebbe essere rappresentato dalla Lega Nord, a caccia di alleanze pur di assicurarsi la soglia di salvataggio del 4 per cento alle prossime consultazioni europee. Così, dicono da Forza Campania, «nelle prossime ore incontreremo il vicecapogruppo leghista al Senato, Volpi, e poi il segretario nazionale della Lega Nord, Salvini, per un primo contatto». Nulla di stabilito, assicurano i «cosentiniani», anche «perché aspettiamo l’esito della riunione che si terrà con il presidente Berlusconi per capire quale sarà il nostro destino e quello di Raffaele Fitto». Tuttavia, data la confusione che permane nel centrodestra, la sponda leghista potrebbe rivelarsi importante come un salvagente per i naufraghi del berlusconismo.

 

Che farebbe poi il paio con il più volte ribadito interesse leghista di presentarsi al sud per imbarcare gli unici voti realmente utili per approdare al parlamento europeo.

La sindrome di Stoccolma del politico terrone colpisce ancora. Trattasi di un istinto politicamente trasversale. Da destra a sinistra, senza soluzione di continuità se non l’interesse ai voti e alla “cadrega”, come direbbero a nord del Rubicone.

Non ci sono altre spiegazioni se non un’atavica, avida, (a volte proditoriamente patologica) sindrome di Stoccolma che colpisce politici e classe dirigente meridionale.

Un amore inconfessabile, masochista: più mi chiami terrone, più mi piaci.

La stessa che ha spinto tanti emigranti a mutare radicalmente il proprio accento ed a rinnegare le proprie origini.

La medesima sindrome che aveva incoraggiato ed entusiasmato qualche politico baffuto, pugliese di nascita, ad esempio, che, qualche anno fa, così si esprimeva a proposito del movimento di Bossi: “la Lega è una costola della sinistra!”

Una sindrome complessa che , lo confesso, mi spiazza, abituato, come sono stato, ad osservarla soltanto tra le fila dei politici di centro destra, fieri e fedeli alleati leghisti.

Ricordiamo ancora il bestiario leghista in ordine sparso: insultato costantemente (ed in maniera funzionale all’ottenimento di voti nelle loro regioni) i cittadini a sud di Roma (quest’ultima inclusa ovviamente); posto in essere politiche quanto meno discutibili per gli interessi delle regioni a sud dell’Abruzzo (cfr. il decreto sulla mozzarella di bufala, di quell’ex ministro Zaia che della regione Veneto è presidente); invocato eruzioni e tsunami che avrebbero dovuto porre il confine della penisola al di là dell’Umbria; varie ed eventuali da sempre derubricate a sfottò, simpatico dileggio, semplice coro da stadio.

E va bene così, quante chiacchiere: abbiamo capito sempre male noi, altro che “terrone”, loro dicevano “torrone”. E Salvini pur di farsi amare a Napoli, e farsi perdonare quel coraccio “senti che puzza scappano anche i cani, stanno arrivando i napoletani..ecc..” s’era avventurato anche nella pizza fatta in casa (sic!)

PS: che poi ricordo male io o la Lega salvò qualcuno dei politici di cui sopra dall’arresto? Pizza o polenta purchè se magna..

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