Giorgio Amendola, 1950: nel Mezzogiorno le conseguenze di una politica deflazionistica determinano un regresso delle forze produttive

Era un mercoledì del giugno 1950 quando, presso la Camera dei Deputati, il deputato Giorgio Amendola prendeva la parola per denunciare i frutti di una politica sbagliata del governo italiano nei confronti del Mezzogiorno. Una politica che aveva aggravato le condizioni di miseria nel corso di 90 anni determinando il deserto industriale e sociale. L’intervento di Amendola si sviluppava nel corso della discussione sui disegni di legge per la Istituzione della Cassa per opere straordinarie di pubblico interesse nell’Italia meridionale (Cassa per il Mezzogiorno).

Un investimento pubblico, quello della Cassa che, nei primi anni di attività, prima di diventare il solito carrozzone italiano, latore di clientele e favori, aveva contribuito a determinare il boom economico (certo in misura minore rispetto a quello delle regioni centro settentrionale) anche nel Sud.

Così Amendola, in un estratto:

“Una ragazza di sedici anni, Rosaria Fanciulli, residente nella contrada Partenese, è morta di fame.
Era alunna della terza classe elementare (a sedici anni!); si trovava nell’aula quando improvvisamente, pallidissima in volto, chiedeva all’insegnante il permesso di uscire. Ottenutolo, si avviava verso le scale, ma qui piombava a terra fulminata. La disgraziata è risultato essere morta per assoluta insufficienza di alimentazione. Infatti, per molti giorni consecutivi, essa non aveva ingerito che ghiande e in genere cibi per maiali. La miseria incalza su tutta la zona. I disoccupati sono aumentati di numero e costituiscono si può dire la quasi totalità degli abitanti del centro. Ultimamente si è chiuso il grande cantiere di legnami ( So.Fo. Me.I), che per 24 anni aveva dato lavoro a circa 800 operai. Se provvedimenti non saranno presi con la necessaria tempestività, la situazione potrebbe da un momento all’altro scivolare nell’irrimediabile, dopo aver già creato tante vittime ! Il vostro disegno di legge, che pretende di realizzare una istanza di giustizia sociale invano postulata, può impedire, se attuato, che altre fanciulle come Rosaria Fanciulli muoiano di fame, assassinate dall’attuale ordinamento sociale? È quello che noi neghiamo: noi neghiamo che i vostri provvedimenti siano in grado di far fronte a questa tragica situazione. Tragica situazione in verità e per la quale l’aggettivo tragica non è certamente fuori luogo quando accadono simili fatti. In realtà nel Mezzogiorno le conseguenze di una politica deflazionistica e antiproduttiva agiscono su una struttura economica e sociale organicamente viziata ed arretrata, determinando un regresso delle forze produttive, pur così poco sviluppate, ed un peggioramento ulteriore di tutte le già misere condizioni di vita. Ed è un processo che dura da 90 anni”.

Chissà cosa pensa Amendola da lassù, quando legge i provvedimenti ed i tagli al Mezzogiorno del Governo Renzi/Delrio.