Iovine: anche le aziende del Nord nel “sistema”

Un bello schiaffo ai teoreti delle mafie come fenomeno regionalizzato. Agli alfieri della civilità e dell’onestà d’origine territoriale. Alle narrazioni cinematografiche che vogliono il male localizzato in determinati quartieri.

Iovine confessa : a mostrarsi a proprio agio nel tessuto dominato dalla violenza della camorra, anche gruppi imprenditoriali del nord.  «le aziende del Nord si adeguano senza fare problemi» (fonte Il Mattino).
La giacca e la cravatta, e l’accento d’altre latitudini non rendono meno omertosi e conniventi di chi quella mafia ce l’ha sul territorio, imposta con una forza militare da antistato.

«Potevano denunciare, non scendere a patti con la camorra o addirittura rinunciare all’appalto, ma non l’hanno fatto» . Una accusa pesantissima dell’ex primula rossa.

Pecunia non olet, gli affari giravano drogando la competitività ed il mercato.

Chissà quante sorprese riserverà ancora, o’Ninno che sta spostando il castello degli orrori ben oltre il limite, imposto dagli ipocriti, del Garigliano. Perchè le “infiltrazioni” senza connivenza autoctona e locale non potrebbero mai avvenire.

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