La bufala di oggi: ovvero del Sud che non sa spendere i fondi europei

 

 

 

 

 

di Marco Esposito, portavoce di Unione Mediterranea ed autore del libro  “Separiamoci”:

Una delle tante “leggende settentrionali” – ovvero fesserie ripetute come vere a dispetto della realtà – è che il Sud non sa spendere i fondi europei. Il 12 giugno il ministro della Coesione territoriale Carlo Trigilia ha tenuto una relazione in parlamento dalla quale, spulciando gli allegati, si ricava una verità diversa. I dati sono molto aggiornati perché relativi al 31 maggio 2013. Si ricorda che i fondi del ciclo 2007-2013 possono essere spesi entro il 31 dicembre 2015.

Come può leggersi nella tabella 1.1 al link

http://www.coesioneterritoriale.gov.it/wp-content/uploads/2013/06/ALLEGATI-Relazione-al-Parlamento-Ministro-Trigilia.pdf

i programmi operativi che non hanno raggiunto gli obiettivi sono sei su 52.

Tutti i programmi delle otto regioni del Sud, sedici tra Fesr e Fse, sono stati superati, ovvero la percentuale di spesa ha raggiunto l’obiettivo. Per le regioni del Centronord le bocciature sono tre: Lazio Fesr (43,5% raggiunto contro 48,4% obiettivo), Lazio Fse (44,9% raggiunto contro 48,3% obiettivo) e Piemonte Fesr (44,7% raggiunto contro 48,3% obiettivo). Bocciato anche un programma nazionale degli otto attivi: Ricerca e competitività con una percentuale del 41,9 contro un obiettivo del 47,8. La performance migliore rispetto all’obiettivo è relativa al Fesr Campania, con 23,0 a fronte del 15,2 obiettivo. In termini di spesa significa aver raggiunto la cifra di 1.052,5 milioni di euro invece di 695,6 obiettivo.

Appare significativo il fatto che siano al di sotto degli obiettivi due programmi interregionali su due ovvero Attrattori Fesr (speso 23,7% contro 29,2% obiettivo) ed Energie Fesr (speso 39,7% su 45,2% obiettivo). Tali programmi riguardano le regioni del Mezzogiorno, a conferma che la frammentazione in tante regioni al Sud non facilità la capacità di sviluppare azioni nell’interesse comune dell’area, problema che potrebbe essere superato se il Sud avesse una macroregione.

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