Lamezia Terme: via la strada intitolata a Cialdini

Prosegue la “rivisitazione storica” in chiave toponomastica di molte strade dei comuni del Sud.

Secondo quanto riferisce Lamezia Informa, a Lamezia Terme, la strada intitolata al generale piemontese verrà sostituita col nome della piccola Angelina Romano bambina di 9 anni uccisa dalla repressione dell’esercito piemontese comandato proprio dal generale Cialdini dopo l’unificazione d’Italia, nell’ ambito della cosiddetta “repressione del brigantaggio”.

Cialdini, personaggio molto discusso, noto per la terribile rappresaglia contro i cittadini civili inermi di Pontelandolfo e Casalduni, nel beneventano, viene così descritto da Vittorio Messori:

« Enrico Cialdini, nel 1861 plenipotenziario a Napoli del re Vittorio II. In quel suo rapporto ufficiale sulla cosiddetta “guerra al brigantaggio”, Cialdini dava queste cifre per i primi mesi e per il solo Napoletano: 8 968 fucilati, tra i quali 64 preti e 22 frati; 10 604 feriti; 7 112 prigionieri; 918 case bruciate; 6 paesi interamente arsi; 2 905 famiglie perquisite; 12 chiese saccheggiate; 13 629 deportati; 1 428 comuni posti in stato d’assedio. E ne traevo una conclusione oggettiva: ben più sanguinosa che quella con gli stranieri, fu la guerra civile tra italiani »
(Vittorio Messori, Le cifre del generale Cialdini)

L’iniziativa di Lamezia Terme segue quelle di Casamassima, Catania e Mestre e segue alcune proposte avanzate per far riconoscere il generale come “criminale di guerra”.