Nel Sud che ha sacrificato la memoria di buona parte delle proprie radici storiche e popolari, esistono luoghi che la digitalizzazione e la rete rendono possibili. Luoghi che avvicinano al passato della propria terra ed aumentano la consapevolezza di quanto si è stati.
Tracce di cultura popolare, di paesi ormai svuotati che vissero tra apparati rituali e aspetti magico-religiosi: ecco L’Archivio sonoro della Basilicata.
Così viene raccontato sul sito http://www.archiviosonoro.org:
L’avvio di un archivio sonoro presso il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni popolari si deve soprattutto all’attività di Annabella Rossi, orientata in oltre venti anni di ricerca sul campo verso una sistematica ricognizione delle forme festive: apparati rituali e aspetti magico-religiosi e sociali della cultura popolare meridionale, ambiti che costituiscono ancora oggi la peculiarità di un archivio ricco di uno sterminato patrimonio attinente alle culture orali del Mezzogiorno d’Italia.
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