Le altre “terre dei fuochi” del Sud: le navi affondate in Calabria

 

Se credete che la Terra dei Fuochi sia l’unico sversatoio di rifiuti tossici d’Italia vi sbagliate.

Per una scelta consapevole degli attori coinvolti, gli stessi che hanno agito in Campania,  quando diventò impossibile sversare in Somalia, definita “pattumiera” da taluni politici della Prima Repubblica legati all’allora regime somalo, si decise di sostituire il territorio africano con quello del Sud Italia. Del resto, nell’immaginario a tinte razziste che da sempre ci suggeriscono, il passaggio dall’Africa al Sud Italia è stato davvero breve.

In Calabria la ndrangheta usava (usa?) navi che affondano col loro carico di rifiuti tossici, invece dei tir usati in Campania. Condotte al largo, venivano fatte esplodere, lasciandole inabissare.

Le parole del pentito, sono le medesime ascoltate da Schiavone e ribadiscono quanto il traffico di rifiuti illegali sia più redditizio di quello degli stupefacenti. Non solo. Egli ammette candidamente connivenze a livello istituzionale, senza le quali, tale traffico non sarebbe mai avvenuto.

Il video è del 2009 e fa parte di una inchiesta de l’Espresso, curata da Riccardo Bocca

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Una risposta a “Le altre “terre dei fuochi” del Sud: le navi affondate in Calabria”

  1. Le terre del Meridione sono state prima svuotate dei loro contadini, pescatori ed artigiani attraverso un processo di migrazione forzata per dare braccia all’industria settentrionale ed il conseguente abbandono delle ubertose campagne e degli antichi ed affascinanti paesi meridionali. Successivamente questi territori oramai desertificati sono stati utilizzati come delle grandi pattumiere, soprattutto di rifiuti speciali e pericolosi di quelle stesse industrie settentrionali che vedono il Meridione tutto come una loro colonia da tenere sottosvluppata.

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