Le Birre dell’anno 2015? Sul podio Calabria, Sicilia e Sardegna

Quarantadue giurati italiani e stranieri e ottocento birre artigianali. Questi i dati di partenza del premio Birra dell’Anno 2015 – giunto alla decima edizione con il sostegno di Unionbirrai – andato in scena lo scorso week end a Rimini, in occasione della manifestazione brassicola Beer Attraction, la nuova kermesse internazionale dedicata ai birrifici indipendenti che ha riunito presso la Fiera della cittadina romagnola un numero sempre crescente di estimatori della birra di qualità e gli operatori del settore (cui sono interamente dedicate le giornate del 23 e 24 febbraio).

La manifestazione ha mantenuto le aspettative, offrendo una vetrina importante alle ultime tendenze birrarie – tra birrifici, produttori e rivenditori di materie prime, impianti e attrezzature per la produzione, fino alle soluzioni di logistica e conservazione della birra – e radunando le proposte più interessanti e diverse con oltre duecento espositori in arrivo non solo dall’Italia, ma anche da Danimarca, Austria, Belgio, Spagna, Stati Uniti , Germania e Repubblica Ceca.

Ma chi l’ha detto che le migliori birre vengono tutte da latitudini…non mediterranee?

Come riporta il comunicato di Unionbirrai sul podio sono finite in tutto ottanta etichette suddivise in ventisei categorie, che contribuiscono a conferire la meritata visibilità al panorama brassicolo italiano, mettendo in luce regioni finora non sempre considerate come Calabria, Sicilia e Sardegna. Ed aggiunge “il Sud dello Stivale, sempre più in vetrina per la qualità e la fantasia delle ricette brassicole artigianali”-

E’ il caso, tra le tante, della Siciliana  Trisca, ad esempio, del birrificio Tarì, premiata a Rimini nella categoria «spezie e cereali, alta e bassa fermentazione, dopo il riconoscimento della Guida alle Birre d’Italia 2015 Slow food nella categoria “Birra Quotidiana.