L’estate delle strade ritrovate e della memoria condivisa

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Se un anno e mezzo fa, all’apertura di questo blog, mi avessero mostrato notizie ed immagini documentate, delle storie ritrovate, di questo inizio d’agosto, probabilmente non ci avrei creduto. Neanche nell’ottimismo tipico delle mie lunghe giornate estive.

E, invece, la narrazione  partita dai testi di Aprile, Ciano, del Boca, di Fiore, De Crescenzo, Esposito, Forgione, ha abbandonato le pagine ed i caratteri stampati, si è tradotta nelle note di tanti gruppi musicali e soprattutto in iniziative concrete che hanno portato al recupero della memoria storica mai condivisa.

Si è tradotta, cioè,  in iniziative che hanno condotto piccole (grandi) comunità a guardarsi allo specchio e ad osservare la lunga strada coperta di polvere, da cui tutti noi, figli di un Sud troppo spesso vilipeso, proveniamo.

Perchè solo avendo chiara la consapevolezza delle origini, si può trovare, finalmente, la strada verso cui dirigersi.

Ma andiamo con ordine e procediamo ad un riassunto di quanto accaduto.

  • Il 13 giugno il Partito del Sud annuncia che: a fronte della nomina, come delegato del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris, di Andrea Balìa nella Commissione Toponomastica del Comune di Napoli per nomina diretta, ha ottenuto 2 importanti risultati nella prima seduta del 12 Giugno 2013 su relative proposte dello stesso partito :

   – la cancellazione della strada di Napoli intitolata a Liborio Romano
   – la titolazione di strada/piazza in fase d’individuazione, ai “Martiri di Pietrarsa”
  • Sabato 3 agosto: in un piccolo paese della costa cosentina, Longobardi, è avvenuta una cosa che è di portata storica per il sud e non solo per il sud.
    Per la prima volta in Italia, un’amministrazione comunale ha dedicato ai “Briganti” un piazzale della città. Il piazzale si intitola “Largo dei Briganti – (patrioti calabresi)”. In pratica si accoglie a livello istituzionale, e per la prima volta, la tesi che non fossero delinquenti, ma persone, cittadini, che combattevano per la propria terra e per quei diritti che ben presto i piemontesi e il loro esercito calpestarono innescando stragi dappertutto. (tratto dal blog del Pdsud).
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  • Sempre a Longobardi nello stesso giorno, viene intitolata una strada ad Angelina Romano bimba di 8 anni, martire dell’unità d’Italia, fucilata per brigantaggio il 3 gennaio 1862 da Carlo Pietro Quintini.
  • Il 5 Agosto il Movimento Neoborbonico annuncia l’intitolazione di una strada, a Torre del Greco, a Ferdinando II di Borbone, a seguito di un sondaggio online indetto dal Comune, con un consenso dei votanti pari al 44%.
  • Il 4 Agosto, questa notizia giunge da Spoltore, in provincia di Pescara: Sono stati il sindaco di Spoltore Luciano Di Lorito e il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia a inaugurare, ieri sera, la prima scultura dedicata a Michelina Di Cesare, brigantessa per amore, confinata nel territorio di Spoltore, scultura realizzata dall’artista Igor Cascella e che da oggi è andata ad arricchire il patrimonio della città di Spoltore.“E l’associazione Fontevecchia ha deciso di intitolare sempre alla brigantessa il largo del borgo Case Troiano, dando vita a una tradizione che intendiamo portare avanti nel tempo, in un gemellaggio con la terra natia di Michelina Di Cesare, Mignano Monte Lungo”. Lo ha detto il Presidente dell’Associazione Fontevecchia Luciano Troiano alla conclusione della due giorni dell’evento ‘Notti della Brigante’, che nella seconda serata ha visto la presenza di oltre 1.100 partecipanti, che hanno assistito ai vari momenti di spettacolo e intrattenimento, tutti rigorosamente in costume d’epoca, che hanno caratterizzato l’iniziativa.

 

  • Martedi 6 Agosto, mentre a Portici si celebra l’eccidio di Pietrarsa con uno spettacolo teatrale, alla presenza dell’Assessore alla Cultura del Comune di Napoli, in Parlamento, per la prima volta, in 153 anni di Unità, un deputato, Sergio Puglia del Movimento 5 Stelle, celebra la memoria delle vittime e analizza il quadro geopolitico del tempo:

 

Ed, allora, concludo questo breve excursus con una delle ultime canzoni scritte da Federico Salvatore, perchè raccogliere brandelli del proprio passato, nascosto (a volte da noi stessi) per vergogna, sotto il tappetto delle cose che devono essere taciute, fa parte della dignità e della vita di ogni essere umano. Per tornare ad essere cittadini e non più “terroni”.