Lucera: Ossa dalla pelle: la scoperta di Giuseppe Maria de Peppo

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Ancora una notizia da una Puglia fertile di scoperte scienifiche:

Fonte: Luceraweb.eu

Un gruppo di scienziati americani, guidati da un bioingegnere lucerino, è riuscito a generare dei sostituti ossei dalle cellule della pelle per la riparazione di grandi difetti delle ossa o di lesioni traumatiche. Potrebbe sembrare fantascienza se non fosse che martedì scorso alla eccezionale scoperta ha dedicato un articolo anche il Wall Street Journal.


Il bioingegnere è il trentenne Giuseppe Maria de Peppo, ricercatore e scienziato alla New York Stem Cell Foundation e capo del Laboratorio di Rigenerazione e Ingegneria Ossea, già insignito un anno fa lo scorso 25 maggio è stato insignito dall’Università di Goteborg, in Svezia, del Premio per la migliore tesi di Dottorato per l’anno 2011 e poi in agosto del Premio Argos Hippium per i suoi meriti di ricercatore.

Dopo che gli esiti dello studio sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences), in queste ore la notizia si sta diffondendo rapidamente in tutto il mondo. Si tratta infatti di un importante passo avanti nei trattamenti ricostruttivi personalizzati per quei pazienti che hanno problemi ossei derivanti da malattie o eventi traumatici. Insomma, in futuro, si potranno effettuare innesti ossei su misura.

Il team di ricerca di cui è a capo de Peppo, in collaborazione con i ricercatori della Columbia University, è riuscito a costruire strutture ossee a partire da cellule della pelle, risultato che apre finalmente la possibilità di sviluppare trattamenti di tipo personalizzato per un grande numero di pazienti affetti da deformazioni scheletriche risultanti da traumi e patologie varie.

“Dato il rapido invecchiamento della popolazione mondiale – ha spiegato il bioingegnere in conferenza stampa – un crescente numero di pazienti necessita di sostituti ossei per ricostruzioni scheletriche e queste scoperte potrebbero essere di grande beneficio in un futuro non lontano”.

Lo stesso de Peppo afferma, però, che sono necessari ulteriori studi per valutare la sicurezza e migliorare l’efficacia di questi trattamenti prima del loro utilizzo in pazienti umani. E il team del giovane bioingegnere lucerino è ovviamente già a lavoro per raggiungere questi importanti obiettivi scientifici.

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