Un tempo su l’Unità scrivevano campioni dell’internazionalismo e dell’antirazzismo. Poi è arrivato Fabrizio Rondolino, giornalista del quotidiano fondato da quel terrone di Antonio Gramsci (ma lui non lo sa evidentemente), più renziano di Renzi, che ha sempre avuto parole dolcissime nei confronti del popolo meridionale.
Oggi se la prende con quegli insegnanti terroni e piagnoni spediti a chilometri di distanza da casa propria in virtù del noto algoritmo made in Governo Renzi: “Se gli insegnanti del Sud che urlano in tv conoscessero l’italiano, almeno capiremmo che vogliono”
Proporremo a L’Unità il gemellaggio con la buonanima della paTania.
Se un Calderoli qualunque avesse scritto una vergogna del genere si sarebbe mossa tutta l’intellighenzia fuffosa e radical chic.
Speriamo di aver scritto in un italiano comprensibile anche al prof. dott. Rondolino e dudù dadadà. Nel caso lo inviterei a prendere un qualsiasi treno che ogni mattina parte alle 4 da Villa Literno e conoscere questi insegnanti terroni che vanno ad elemosinare una supplenza a Roma.