Napoli: dopo la mano di Dios ecco la mano di Rafael

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Da parafulmine di improperi e bestemmie domenicali a cigno e novo eroe del pantheon dei napoletanii: questo il destino di Rafael Cabral, portiere del Napoli.

Cosi come l’augusto Diego Armando, anche il buon Rafael resterà nella memoria degli azzurri per quella “manina” che ha letteralmente tolto dalla porta il rigore decisivo della Juventus, consegnando, di fatto, la supercoppa italiana alla squadra partenopea  in quel di Doha.

A chiunque viva in quel pantheon pagano viene dedicata una statua che ne attesta la presenza e la devozione tra i mortali. Evidentemente una figura antropomorfa dedicata, intera, sarebbe stata eccessiva per il portiere brasiliano, che pure ha sul groppone la responsabilità di tante reti subite dalla squadra di Mr Benitez. Ed ecco dunque la celebrazione, al limite del feticisimo, solo di una…mano. Quella decisiva nella finale del Qatar. Dopo la mano di Maradona, quella di Rafael Cabral.

Fantasia tutta napoletana.