Nella prossima puntata: come guarire dalle ipocondrie indotte da Report

La prossima puntata del programma di inchieste di Report, pare abbia un tema finalmente utile. Soppressa quella sulla pericolosità e sulla scarsa igiene del “per e o muss” (zampa e bocca, comprensiva di naso, di suino), il re dello street food, l’imprescindibile anello di congiunzione tra uno spuntino da uomo di Neanderthal e quello dell’uomo Sapiens (pare che fosse stato paventato un cordone sanitario all’altezza di Caianello per isolare i consumatori del “per e o muss” dal resto del mondo in quanto portatori di agenti patogeni che danno del “tu” al virus dell’ebola), il team della Gabanelli si occuperà di come curare le ipocondrie indotte dalle inchieste di Report.

Per la gioia della Lorenzin, che attribuisce l’alta incidenza di tumori in Campania agli stili di vita ed all’alimentazione, non abbiamo più preso un caffè nei bar di Napoli perchè terrorizzati da caccole di dubbia provenienza e dalla scarsa igiene di pistoni sporchi di caffè (Gesù ma se fanno il caffè con quelle macchine è ovvio che siano sporchi di caffè,o no?), dopo la puntata dell’altra sera sulla pizza, mio padre ha messo in croce i pizzaioli dei Campi Flegrei per farsi fare una pizza solo dopo averli visti pulire il forno col mocio. Col risultato che l’ultimo, tra i vicoli di Pozzuoli, ha chiamato il 118.

A casa mia ormai pure la sfogliatella frolla ci fa venire le palpitazioni, dopo che mio fratello non l’ha digerita, nel corso del pranzo di domenica. È pur vero che prima s’è mangiato pasta e fagioli con cotiche e cozze…ma tant’è.

Comunque tutto a posto, nonostante le rassicurazioni dell’istituto zooprofilattico, noi la pizza ce la facciamo in casa e aspettiamo la puntata di domenica di Report che fugherà i dubbi indotti da irragionevoli ipocondrie.