“Non è la vecchina maleducata a far paura, ma i disonesti, disumani, ottusi criminali di cui anche Nicola Porro e i suoi invitati in studio hanno preferito fingere di ignorare”

Mi chiedo quanti italiani hanno avuto l’eroico coraggio di sorbirsi la trasmissione di ieri sera di Nicola PORRO. Semplicemente insopportabile. Italia mia, come sei caduta in basso! A me, con l’inganno, i giornalisti di Rai due hanno rubato due ore della mia vita. Due ore in piedi, a Giugliano,a sorbirmi le chicchiere che si facevano in studio. L’ho fatto perché era importante dire agli italiani in ascolto che il VERO DRAMMA, che sta portando a morte il popolo campano NON sono i rifiuti CASALINGHI, ma le IMMONDIZIE INDUSTRIALI, interrate e bruciate a tonnellate nelle nostre campagne. Ancora ieri, il generale Sergio Costa con gli uomini della Polizia Forestale, ha individuato, a Caivano, un altro immenso campo strapieno di questa autentica maledizione. C’è di tutto in quella campagna. Ma proprio di tutto. Sembra di essere all’inferno. Non è la vecchina maleducata a far paura, ma i disonesti, disumani, ottusi criminali di cui anche Nicola PORRO e i suoi invitati in studio hanno preferito fingere di ignorare. Chissà perchè! Chissà perché! Ma vi pare che questo governo con tutti i problemi che ha, si preoccupa di noi? Dunque? Dunque, o sono i campani a sollevarsi in piedi, alzare la voce, accendere il cervello e farsi sentire, o saranno costretti a morire avvelenati.

Padre Maurizio PATRICIELLO

 

Padre Maurizio, che ci vuoi fare…I politici meridionali e campani, preferiscono sospendere i lavori della camera per salvare se stessi…Che il popolo muoia, a loro che importa? Vale la pena fermare i lavori per la camera per tutti noi campani che, ogni giorno, ci voltiamo e scopriamo un amico o un parente che non c’è più?

Saranno le nostre cattive abitudini…

Intanto ecco una lista di aziende che hanno seppellito i loro rifiuti nell’area a nord della Campania, così come pubblicata da La Repubblica nel Gennaio del 2008

Nell´elenco sono indicate le aziende e le località di provenienza: Brindisi, vari comuni del Torinese (Chivasso, Robassomero, Orbassano), San Giuliano Milanese e Opera (Milano), Cuzzago di Premosello (Milano), Riva di Parabbiago (Milano), Pianoro (Bologna), Parona (Pavia), Mendicino (Cosenza), San Gregorio (Reggio Calabria), e Roma.
Qualche dato tra gli altri. In particolare, nel 1990, arrivano 16 tonnellate di scarti di collante acrilico dalla Sicaf di Cuzzango di Premosello (Novara); stesso periodo, 21 tonnellate di fanghi dell´impianto di depurazione di Ferolmet di San Giuliano Milanese (Milano). Sempre a cavallo tra la fine degli anni Ottanta e i primi Novanta, Pianura resta l´eden dei rifiuti speciali: 22 tonnellate di morchie di verniciatura, resine e fanghi arrivano dalla provincia di Padova; 25 tonnellate di rifiuti speciali cosmetici scaduti da Tocco Magico di Roma; altre 50 tonnellate di morchie di verniciatura dalla Sicaf di Premosello (Novara). E ancora: vi finiscono sepolte 79 tonnellate di rifiuti speciali industriali da Centro Stoccaggio Ferrara di Robassomero (Torino); 113 tonnellate di polveri di amianto bricchettate da Centro di stoccaggio Ferrara di Robassomero (Torino); 552 tonnellate di fanghi di verniciatura della Ferolmet di San Giuliano Milanese (Milano). E, infine, 1.106 tonnellate di scorie e ceneri di alluminio dalla Fonderie Riva di Parabbiago (Milano) (fonte http://napoli.repubblica.it/dettaglio/pianura-ecco-i-veleni-delle-aziende-del-nord/1417393)

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