“Oggi al nord la criminalità organizzata è quasi peggio che al sud”. “E’ molto più complesso svolgere processi e indagini in materia di mafia al nord”

Sono anni che lo vado dicendo e mi si rimprovera sempre il coinvolgimento di meridionali in tutti i processi di “mafie”. Mettendo sotto al tappeto, come la polvere, l’intero network di connivenze e relazioni geograficamente trasversali, che uniscono (in questo caso formalmente e sostanzialmente, una unità vera) italiani di origine meridionale e settentrionale.

A tal proposito leggete cosa dice Salvatore Borsellino, durante il convegno ‘Mafia Mafie, cultura, testimonianza e giustizia’, organizzato dall’Università di Genova eIdee Giovani UniGe – associazione studentesca:

“Oggi al nord la criminalità organizzata è quasi peggio che al sud. Non esiste una regione immune dalla metastasi del cancro delle mafie, che operano per sovvertire l’economia”

Ed ancora:

“Sono andato via dalla Sicilia a 27 anni – ha spiegato – per sfuggire a quello che avevo intorno. E ora me lo ritrovo al Nord, più complesso e pericoloso. Qui la criminalità organizzata ha un altro tipo di controllo del territorio, qui è infiltrata nella politica, negli appalti e la società civile pensa che sia ancora un problema del sud. Lo Stato non ha mai fatto una lotta corale alla mafia, in certe realtà il controllo del territorio è stato lasciato alla criminalità organizzata, che si è sostituita alla Stato.”

E cosa aggiunge Alberto Lari, sostituto procuratore della direzione distrettuale antimafia di Genova:

“E’ molto più complesso svolgere processi e indagini in materia di mafia al nord – spiega Alberto Lari, sostituto procuratore della Dda genovese – rispetto al sud. Ma oggi, la Cassazione in numerose sentenze pone basi chiare. Per Maglio 3, si sta svolgendo un appello tutto di diritto. La sentenza di primo grado è stata radicalmente impugnata. E’ un concetto che proprio non riesco a capire quello che afferma che vi è differenza tra essere ‘ndranghetisti e fare gli ‘ndranghetisti”. (fonte Ansa)

Che poi è lo stesso principio per il quale i mafiosi sono solo meridionali e a Roma ed al Nord le mafie non esistono, ovvero legare l’origine territoriale ad una fattispecie criminale. V’è forse differenza tra essere mafiosi e fare i mafiosi? Cambia il risultato dell’azione criminale ed i suoi effetti?