Panettone? E’ tempo delle mele!

Leggevo questa mattina dati allarmanti sull’economia campana e del Mezzogiorno.

Per l’agroalimentare c’è una diminuzione degli ordini pari al 40%, e quelli effettuati, vengono richiesti dal mercato, ai produttori, a prezzi bassissimi (fino a 5 volte in meno rispetto al prezzo di altre aree geografiche). Effetto “terra dei fuochi”.

Gli stipendi in Campania sono i più bassi d’Italia ed i consumi, al Sud, sono congelati.

Ci dicono che siamo vittimisti. Che non sappiamo proporre (in aggiunta siamo tutti camorristi e puzziamo).

Bene. Allora ho una proposta ed una campagna, a cui m’auguro aderiscano i lettori e le proprie famiglie.

A Natale, “tempo delle mele”!

Anzichè prodotti preconfezionati provenienti da chissà dove, prodotti da chissà quale multinazionale, acquistiamo una tipicità di Terra di Lavoro, che insieme agli altri prodotti sta soffrendo della campagna diffamatoria sull’agroalimentare campanoi: un bel cesto di mele annurche.

Ci sono decine di aziende a questo indirizzo, che fanno parte del consorzio della mela annurca. Hanno una filiera certificata e subiscono decine di controlli di qualità.

La “Melannurca Campana” IGP rivendica da sempre virtù salutari: altamente nutritiva per l’alto contenuto in vitamine (B1, B2, PP e C) e minerali (potassio, ferro, fosforo, manganese), ricca di fibre, regola le funzioni intestinali, è diuretica, particolarmente adatta ai bambini ed agli anziani, è indicata spesso nelle diete ai malati e in particolare ai diabetici. Anche per l’eccezionale rapporto acidi/zuccheri, le sue qualità organolettiche non trovano riscontro in altre varietà di mele.

Fà del bene a te stesso e alla tua terra. Alla fine del cenone, nun t’abbuffà con prodotti d’origine incerta, non aiutare il colesterolo, che poi oltre a chiamarti camorristia ti dicono anche che hai abitudini alimentari sbagliate!!

Accattatev e mmel annurc!!

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