Paolo Savona: otto proposte “non ordinarie” per mobilitare il Mezzogiorno

Otto punti “non ordinari” per mobilitare le forze vive del Sud e colmare il gap con le altre aree del Paese, otto punti elaborati  da un gruppo di lavoro promosso dal rotocalco economico campano Il Denaro e dalla Fondazione Matching Energies. Nel gruppo oltre trecento persone tra imprenditori, professionisti, rappresentanti d’istituzioni, tutti disposti a fare network per attuarli. Tra di essi l’economista Paolo Savona.

Ecco le otto proposte messe in evidenza dall’economista sardo sul Denaro:

1. Creare una Scuola di Formazione della classe dirigente meridionale e riportare il Formez nel Sud, rilanciandolo.

2. Creare una Scuola di management turistico e culturale nel sito reale di San Lucio.

3. Creare “navi della conoscenza” del tipo sperimentato nelle favelas brasiliane per un’azione di educazione, istruzione e formazione per via informatica.

4. Perseguire una “tolleranza zero” del tipo sperimentato dal Sindaco Giuliani a New York per la microcriminalità accompagnato da un’azione educativa del cittadino per convincerlo che è suo interesse personale rispettare la “regola della legge”.

5. Elaborare un parco progetti che chiuda in rete tutti i servizi delMezzogiorno con il restod’Italia ed’Europa e collochi la società e l’economia meridionali in un sistema “aperto”. Il bisogno di reti marittime, ferroviarie e informatiche è molto sentito dalla popolazione ed esse sono assolutamente necessarie per abbattere le diseconomie esterne all’operare nel Mezzogiorno.

6. Creare un’Agenzia diretta da un Sottosegretario allaPresidenza delConsiglio che inquadri il parcoprogetti nell’ambitodel Piano Junker e della nuova politica monetaria della BCE (il QE), accompagnandolo con una politica fiscale parametrata ai divari di reddito pro-capite Centro-Nord/Sud, egarantendo la sua finalizzazione all’obiettivodella rimozione dei dualismi produttivi territoriali e settoriali.

7. Attivare lo “sportello unico” più volte promesso che non funga solo da raccoglitore e passacarte delle domande ai poteri decisionali effettivi e frammentati, ma sia il punto di riferimento e di decisione finale di qualsiasi iniziativa economica.

8. Creazione di un Centro di analisi, proposta e verifica del buon funzionamento del credito bancario e finanziariomeridionale finalizzato al sostegno dell’attività produttiva nel Mezzogiorno.