Progetto Napoli Autonoma: se si sveglia Napoli, si sveglia il Sud

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Un progetto che parla a tutto il Sud. E’ questo il senso più alto di NA – Napoli Autonoma, il programma di governo per la città emblema del meridione, che MO – Unione Mediterranea ha presentato assieme al sindaco partenopeo Luigi De Magistris.

Perché l’autonomia che vogliamo non è soltanto un’autonomia fiscale, tributaria.
L’autonomia che vogliamo è innanzitutto liberatoria: dagli stereotipi che ci vogliono città assistita, come tutto il Sud, dal convincimento, a volte introiettato, che non siamo capaci di governare i nostri territori, e che perciò abbiamo bisogno sempre di un ‘liberatore’ esterno che venga a salvarci.

L’autonomia che vogliamo è positiva, propositiva, non recriminatoria: una grande capitale del Mediterraneo quale è Napoli sente fortemente di poter dare molto di più, in termini di cultura, di sviluppo umano, di espressione di sé, liberandosi da quella che in questi ultimi anni è stata percepita sempre più spesso come un’elemosina da parte dello Stato italiano, che attuando il federalismo fiscale in salsa leghista ha sistematicamente dimenticato la solidarietà, tendendo invece ad accentuare le distanze economiche e sociali tra le due Italie.

L’autonomia che vogliamo, inoltre, è costituzionale, perché siamo consapevoli che la nostra deve essere una battaglia seria e pragmatica, non propagandistica. E per far ciò dobbiamo rispettare la Costituzione, anzi darne piena attuazione, anche di quegli articoli spesso dimenticati. L’art. 119 della carta costituzionale infatti declina già il concetto di autonomia per le Città Metropolitane, ed è nel solco di tale visione che intendiamo muoverci, per far sì che il nostro progetto si concretizzi.

L’autonomia che vogliamo è soprattutto assunzione di responsabilità, affinché le forze sane del meridionalismo si affranchino da un’idea eternamente minoritaria, e comincino a capire che è arrivato il momento di scrivere per davvero il futuro della nostra terra, al fianco di attori politici che hanno dato prova evidente di essere totalmente alternativi ad un sistema partitico italiano che ha sempre dimenticato il Mezzogiorno.

L’autonomia che vogliamo guarda finalmente al futuro di Napoli, e di tutto il Sud, avendo sempre impresso il ricordo di una terra storicamente indipendente, che a partire dalla sua città simbolo può tornare ad essere uno snodo centrale e cruciale del grande pensiero mediterraneo.

(fonte: Salvatore Legnante su UnioneMediterranea.info)