Puglia: foglie di vite commestibili per l’Arabia Saudita

 

La via dell’Arabia Saudita per l’esportazione non di marchi del lusso, ma di foglie di vite commestibili. Ecco la nuova frontiera per combattere la crisi.

Succede in Puglia, a Grottaglie che, essendo una delle città leader nella produzione di uva da tavola, si candida a città leader nel settore per l’esportazione di foglie di vite verso l’Arabia Saudita. Proprio nei giorni scorsi è partita la sperimentazione.

E’ il Il Gal Colline Joniche in uno suo comunicato stampa a spiegare: “Quel seme ha prodotto i suoi germogli e proprio in questi giorni, d’intesa con il Sindaco di Grottaglie Ciro Alabrese, è partita la sperimentazione nell’azienda agricola “C. Fanigliulo e figli” di Grottaglie, in contrada Rosario. Si tratta di un notevole passo in avanti, anche perché la parte commerciale in Arabia Saudita è pronta all’acquisto: tonnellate di foglie alle quali finora non avevamo dato alcun valore”.

Nel vigneto della suddetta ditta sono intervenuti Francesco Donatelli, vice presidente del Gal Colline joniche e l’agronomo Ciro Maranò, Mario Colapietra e Gianluigi Cesari, direttore scientifico NEPRI srl di Bari. “Il primo step – si legge nel comunicato – è stato quello di eseguire applicazioni di fertilizzanti previste dal progetto per migliorare le caratteristiche delle foglie. Inoltre si è organizzata la raccolta di foglie per la trasformazione su una superficie di 30 ettari di vigneto di uva da tavola allevato a tendone. Sarà un test importante per verificare la risposta dei mercati e dei consumatori”.  Conclude così Donatelli: “Il Gal Colline Joniche nell’ambito della Green Road individua in tale attività a carattere scientifico una ulteriore opportunità per lo sviluppo  dell’economia rurale, tesa al raggiungimento dell’obiettivo della diversificazione dell’attività agricola, capace di generare nuova occupazione, soprattutto giovanile. Le potenzialità della commercializzazione delle foglie di vite sono enormi per la grande richiesta del ricco mercato arabo, destinato a svilupparsi in altre aree geografiche”. (fonte: Pugliapress)

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