Quei 35.318 masochisti (terroni) del carroccio

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Ogni colonia basa il suo perdurare sull’esistenza di una borghesia in loco (Nicola Zitara)

 

Usiamo, e spero ce lo conceda, questa mirabile immagine dell’Extraterrone per aprire questo post.

Ve lo spieghiamo.

Dopo anni, finalmente, siamo riusciti ad individuare il numero preciso di persone che provano scarso interesse, o amore, per la terra in cui vivono. Il numero esatto di coloro che, evidentemente, non avendo risolto con la propria terra un rapporto conflittuale (o forse è la sindrome di Stoccolma?), sceglie di detestarla al punto da prestare servizio ed assistenza a coloro che quotidianamente ne denigrano l’identità, la cultura e gli abitanti.

L’extraterrone lo ha individuato e rappresentato sulla propria cartina con la rustica immagine di un ovino.

Giuseppe, un follower su twitter, mi suggerisce la comune origine territoriale nella città di Lauria, nella fattispecie nei pressi della frazione di Pecorone, in Basilicata (dove la lega addirittura raccoglie 362 voti. Nicola Summa, si rivolta nella tomba)

Ancor più specie ci fa il fatto che una delle sezioni leghiste più vecchie in Campania (addirittura del 2009) si trovi in un comune adagiato alle pendici del Vesuvio.

Viste certe simpatie leghiste (e gli incitament proprio al Vesuvio) vuoi vedere che costoro sono incaricati proprio a sobillare il gigante dormiente per porre in essere gli auspici dei padani?

Chissà..sarà il fascino di Borghezio o l’appeal di Salvini, a rapire “anima e core” di costoro.

O saranno esegeti illuminati del verbo padano, non raro all’ostentazione di concetti come “Terrone feccia incivile del terzo mondo”.

Non ci dilungheremo oltre nell’analisi di un fenomeno inspiegabile, che si qualifica da solo nei giudizi di valore. Solo ricordiamo a costoro che la terra d’origine è  madre, talvolta matrigna ma pur sempre nutrice.

 

…ahi ahi cori ingrati…

 

PS: a Pozzuoli, città che ha regalato ben 51 voti alla lega, ne conosco uno che si fa chiamare Eridagno, si esprime con un artefatto accento padano, e dice di essere nato a Pergocrema dove ha la fabbrichetta. A settembre indossa un elmo con le corna e sale sul Monte Faito con un’ampolla e un casatiello. Dice che celebra i riti “certici” dei suoi antenati. In realtà tutti sappiamo che si chiama Peppe e vende noci di cocco e spighe bollite sulle spiagge di Varcaturo.