Rolex: ecco come i furbetti (non napoletani) si arricchiscono con lo stereotipo e lo sputtanapoli

Si sono fregati il Rolex a Napoli? La notizia pompata dai media diventa così “normale” da non destare alcun supplemento di indagine, soprattutto se il derubato non è napoletano.

Eppure dagli albori di questo blog ho sempre sollevato il dubbio: ma non è che qualcuno alla fine sullo stereotipo si arricchisce ed i truffatori non sono solo napoletani?

Già un paio di anni fa avevo pubblicato la notizia di una coppia americana che aveva finto una rapina per farsi rimborsare il valore del proprio orologio dalla compagnia assicuratrice. Proprio queste ultime hanno lanciato l’allarme: attenzione, molte di queste rapine sono vere e proprie truffe ai danni delle compagnie medesime.

Il gioco è semplice, prima di mettersi in viaggio per il capoluogo partenopeo si assicurano orologi e preziosi. Poi giunti a Napoli, è il quotidiano Il Mattino che lo racconta:

Il turista truffatore, nel bel mezzo della giornata si presenta a un commissariato oppure dai carabinieri e chiede di sporgere denuncia. Sostiene di avere subito lo scippo del Rolex oppure di aver subito un furto con destrezza ricordando di «quella persona che mi ha stretto la mano in maniera tanto affabile». Quando si presenta un turista è difficile chiedergli particolari sulla zona dove è avvenuto il reato: sembrano tutti spauriti e non hanno idea di dove si trovano, così la denuncia viene accolta e i viaggiatori tornano al loro viaggio.
Solo che, hanno appurato i detective delle assicurazioni, molto spesso quel Rolex del quale il turista ha denunciato il furto, è stato semplicemente lasciato in albergo o nella cabina della nave. Con la copia della denuncia presentata in Italia, il truffatore estero si rivolge alla sua compagnia di assicurazione e ottiene il rimborso.

E allora lo vedere che la Napoli “castello degli orrori” è funzionali agli interessi ed alle tasche di tanta gente? E lo stereotipo diventa mito deteriore, degno di essere raccontato. Magari per fregare l’assicurazione. Tutto ciò al netto degli episodi di cronaca che realmente accadono. A Napoli, come a Torino, roma o Parigi.

2 Risposte a “Rolex: ecco come i furbetti (non napoletani) si arricchiscono con lo stereotipo e lo sputtanapoli”

  1. Al momento della sottoscrizione di un pacchetto di viaggio presso una agenzia turistica si accede a norme assicurative. E’ molto più facile così risparmiare sui costi degli eventuali reintegri di documenti o oggetti sottratti con furti accaduti prima del viaggio. Per esempio, riottenere una patente derubata prima del viaggio ha un costo che può essere invece ammortizzato dalle clausole di agenzia, se si dichiara di aver subito il furto durante il viaggio stesso. . Insomma, piu che napoli è la furberia umana e le innumerevoli tassazioni e regole a cui siamo sottoposti che ci fanno approfittare della situazione. Inclusi gli statunitensi a quanto pare.

    1. Si appunto e le compagnie dichiarano è che Napoli venga sovente scelta appositamente perchè, fino a poco tempo fa, considerata “la fama” cucita addosso al luogo, non venivano svolte indagini.

I commenti sono chiusi.