Rondolino: Terra dei Fuochi? Ripuliscano a proprie spese

Una buona regola da paese normale : se riempi di rifiuti tossici il posto dove vivi, poi ripulisci a tue spese».#terradeifuochi

Ipse dixit, Fabrizio Rondolino, via twitter (manco Salvini era stato audace fino a questo punto, sic!). Perchè ormai è figo dire la propria sulla Terra dei Fuochi. Soprattutto quando si ha il sedere al caldo da un’altra parte.

Scrittore ed ex «lothar» della squadra di Massimo D’Alema a Palazzo Chigi di cui fu (dal 1996 al 1999) il responsabile della comunicazione. Dopo aver militato nel gruppo dirigente della Figc e essere stato uno dei fedelissimi di «baffino», Rondolino è ora approdato su posizioni di forte contestazione della sinistra e dei democrat, tanto da essere «ingaggiato» da Daniela Santanché come consigliere per la sua campagna elettorale nelle primarie del centrodestra (poi non svoltesi).(Corriere del Mezzogiorno).

Se non sbaglio illo tempore, amico anche di un ex assessore della Regione Campania,stesso partito e corrente politica, negli anni in cui gli sversamenti erano costanti.

Caro Rondolino, in un paese normale chi inquina, con le omissioni di chi governa, non avrebbe cittadinanza. E pagherebbe i propri conti con la giustizia.

In un paese normale, le mafie non sarebbero “sistema” e la politica porrebbe in essere tutte le azioni necessarie per eliminarla definitivamente. E soprattutto non chiederebbe conto ai cittadini di compiti ed oneri che spetterebbero agli organi  di polizia giudiziaria ed alla pubblica amministrazione, in ogni caso.

In un paese normale, la politica non scenderebbe a patti con la malavita per scegliere delle zone del Paese in cui interrare merda tossica ed illegale, per farein modo che l’industria nazionale resti competitiva ai primi vagiti di globalizzazione.

In un paese normale, il buon gusto e la decenza imporrebbero a volte di chiedersi: “ma vuoi vedere che forse pure il partito in cui militavo in quegli anni,  aveva forti responsabilità di governo, nella terra dei fuochi?”. (Governare significa essere presenti sul territorio, controllarlo e legiferare, tanto per intenderci. Che poi uno si diverte a mandare l’esercito tanto per fare ammuina, o a creare emergenze e commissari ad hoc, è un altro discorso.. Che si continui a scaricare le responsabilità sui cittadini, giusto per tenere a posto la coscienza è un pò patetico. Poi una curiosità, ma se dove vive c’è un cantiere per opere pubbliche, a lei verrebbe subito in mente che stanno anche scaricando fusti tossici, ad esempio? E putiamo caso le venga il dubbio ed avverta chi di dovere e costui non intervenga o la rassicura oltre ogni ragionevole dubbio, cosa penserebbe, poi?).

In un paese normale, documenti che testmioniano attività ed elementi gravi e perniciosi per la salute dei cittadini non vengono secretati (a proposito chi era Ministro degli Interni?).

In un paese normale, la coerenza sarebbe una virtù e la memoria una degna compagna.

Allora, diciamo che forse ho, abbiamo, male interpretato il suo cinguettìo, e , come lei avrà sicuramente cura di precisare, abbiamo frainteso. Magari si riferiva alla camorra, che dovrebbe pagare a proprie spese, giusto? Beh siamo d’accordo, ma paghino anche tutti gli altri attori coinvolti (si ricordi che solo due regioni, Val d’Aosta e Basilicata sono fuori dalla giostra degli sversamenti), ovvero gli industriali, i broker, i proprietari terrieri consapevoli. E la politica faccia la sua parte, inasprendo le pene per i reati ambientali. Perchè in un paese normale (oltre che civile), chi è ritenuto colpevole di certi reati non se la cavi con multe ed ammende.

Ps: in serata ho ricevuto un cinguettio del dottor Rondolino che così recita

@ILazzaro i politici campani, come del resto la camorra, godono del consenso dei cittadini campani: che sono dunque i soli responsabili

Onestamente, senza negare eventuali responsabilità autoctone, mi fa rabbrividire la superficialità di questo giudizio. Sto ancora aspettando risposta invece alla mia domanda, sul dove egli collochi, rispetto al grado di responsabilità, tutte le aziende che della camorra si sono serviti, per trarne profitto, inquinando. Domanda, ancora priva di risposta.
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