Sblocca Italia: ecco dove potrebbero aumentare le trivellazioni

Secondo uno studio del periodico Altra Economia, con lo Sblocca Italia potrebbe esserci (e probabilmente nei fatti ci sarà) un aumento delle aree soggette a trivellazioni da parte delle multinazionali del settore,

Il Sud sarà l’area maggiormente interessata dal fenomeno con tutte le conseguenze del caso e, se il trattamento è il medesimo riservato alla Basilicata, con pressocchè nulle ricadute occupazionali.

Secondo Altra Economia, in particolare, verranno riportati :

 in capo ai ministeri competenti le autorizzazioni ambientali per le concessioni offshore, mentre per quelle in terraferma si fa riferimento a generiche “intese” -in odore di illegittimità- con le Regioni interessate, tutte in seno ad un titolo concessorio unico (concesso dal ministero dello Sviluppo economico). Per le procedure di Valutazione d’impatto ambientale (Via) relative ad istanze di ricerca, permessi di ricerca e concessioni di coltivazione, invece, la competenza passa al ministero dell’Ambiente e non più alle Regioni.
Secondo uno studio di www.altreconomia.it attualmente, sono circa un centinaio i progetti in corso di valutazione ambientale, tra permessi di ricerca, concessioni e stoccaggi. Se dovessero andare tutti in porto, magari in deroga ai poteri statali, la terra ed il mare delle regioni italiane potrebbero veder aumentare l’incidenza delle attività petrolifere sul proprio territorio, con percentuali preoccupanti: la Basilicata passerebbe da un 35% di territorio interessato ad un 64%, la Puglia dal 7% al 12%, la Sicilia dal 17% al 37%, la Calabria dal 7% al 14%, la Campania dal 6% al 14%, il Molise dal 26% all’86%, l’Abruzzo dal 26% all’86%, il Lazio dal 19% al 33%, le Marche dal 22% al 26%, la Toscana dal 16% al 19%, l’Emilia Romagna dal 44% al 70%, il Veneto dal 4% al 17%, la Lombardia dal 20% al 38% e il Piemonte dall’8% al 16%.

Ora non si tratta di dire no a prescindere allo stupro dei territori per lo sfruttamento di energie fossili, si tratta di pensare ad un investimento di lungo periodo che fondi le proprie basi su energie rinnovabili (eolico, solare ed anche geotermico) e che non leda le aspirazioni turistiche ed enogastronomiche delle aree interessate.Ma mi rendo conto che è più facile e redditizio cedere alle lusinghe del petrolio. Tutto poi per modestissime quantità di oro nero.