“Selva Lacandona” : la prima falanghina rigorosamente anticamorra

Resistere e combattere le mafie sul terreno del lavoro, dell’impresa. Al di la’ della retorica e dei quintali di chiacchiere spese in fumosi convegni o in iniziative prive di radici e nerbo.

Mettetevelo in testa senza lavoro, welfare ed istruzione la lotta alle mafie e’ una volonta’ puramente velleitaria. Oltre che uno spot elettorale buono per ogni occasione, utile a raccattare voti, perche’ tutto resti come gia’ e’.

In quest’ottica la notizia della prima falanghina rigorosamente camorra free, prodotta nelle tenute confiscate ai parassiti (non gli insetti) del territorio, e’ una gran bella notizia.

Il vino proviene dall’uva coltivata sul fondo rustico “Amato Lamberti” di Chiaiano, un terreno di 14 ettari confiscato nel 2001 al clan Simeoli e affidato alla cooperativa “Resistenza”. Nel pescheto-vigneto,i minori dell’area penale insieme ai ragazzi provenienti da aree di disagio sociale, lavorano braccio a braccio con i volontari, guidati dai contadini del posto. Il vino per ora si può acquistare direttamente nel  fondo: 5 euro il costo al dettaglio; 4 euro e 50 per quantità maggiori.

Una bella bevuta alla faccia della camorra.

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