Terra dei Fuochi: contadini minacciati coi mitra

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Sono anni che mi diverto a rispondere ai vari Rondolino, Velardi, Liguori, Adinolfi i quali sostengono la totale e assoluta colpevolezza dei campani nello sversamento illecito dei rifiuti. Ci hanno detto che avremmo dovuto ripulire a nostre spese, che eravamo un “popolo di merda”.

Mi sono divertito a pubblicare pure il documento ufficiale con cui il PCI di Casal di Principe , nel 1988, denunciava lo sversamento di rifiuti. Il Ministro dell’Ambiente nel 1988 era Giorgio Ruffolo del PSI. Ministro degli Interni, da Aprile dell’88, Antonio Gava.

Quest’oggi un nuovo tassello da aggiungere al mosaico viene da don Delio Pellegrino, nel Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). Il sacerdote, amico di don Diana, ha dichiarato:

«Durante la confessione appresi di rifiuti tossici sversati di notte a Santa Maria la Fossa. nella discarica di Parco Saurino, e di contadini che venivano prelevati e minacciati con il mitra per agevolare le operazioni»

Cara opinione pubblica italiana, la colpa era dei cittadini, vero? Gli stessi che venivano tacciati di essere camorristi quando manifestavano contro la discarica di Chiaiano?

Soltanto nelle repubbliche rette dal narcotraffico, uno Stato è talmente privo del controllo del territorio da consentire alla criminalità organizzata di minacciare la popolazione che protesta con dei MITRA. 

Altro che denunce, ve lo immaginate il contadino che avrebbe dovuto denunciare (e in qualche caso ha pure denunciato a vuoto) in un luogo dove veniva consentito che la gente venisse letteralmente “rastrellata”?

Questo succede a Gomorra, quella vera, non quella raccontata per fare quattrini. Questo a succede a Gomorra dove l’aspettativa di vita è inferiore di ben 5 anni rispetto ad “altrove”.

Questo succede a Gomorra, dove la politica dei partiti si confonde con la politica dei clan, dove i cittadini che reclamano diritti vengono diffamati sulla stampa (chissà fino a che punto in buona fede) come manifestazione delle infiltrazioni camorristiche.

Questo succede a Gomorra, dove nelle inchieste anticamorra è finito pure il presidente del partito del Premier e del Governatore della Regione.

Questo succede a Gomorra dove, comunque vada, è sempre colpa della popolazione che, dalla legge Pica in poi, gode di presunzione di mafiosità.