Ti offro un irish job solo se sei milanese

È da ieri sera che gira questa immagine per la rete (l’ha segnalata un lettore al gruppo FB di Briganti) accompagnata dalla solita liturgia di commenti : è un fake (speriamo), gli irlandesi sono ubriaconi (finendo per abbracciare gli stereotipi che si cerca di combattere, come se l’alcool fosse una esimente a un annuncio del genere).

In pratica una società con sede in Irlanda cerca , per la sua sede di lavoro nel paese nord europeo, un candidato per uno di quei lavori impronunciabile scritti in inglese che hanno sempre un “data” è un “analyst” infilati da qualche parte:


In sostanza i “cercatori di teste” irlandesi specificano che sia per quanto riguarda il linguaggio , che per quanto riguarda l’origine bisogna essere milanesi.

Ho provato a cercare un dizionario milanese sul web, ma onestamente nun l‘aggio truvat, giusto per chiedere se l’attestato di milanesità lo rilascia la questura della Padania o l’ufficio immigrazione di Milanello.

Non mi hanno ancora risposto e temo che non sia da escludere, all’atto della assunzione, un prelievo di sangue per esaminare la presenza di eventuali tracce di mozzarella di bufala, zolfo dei campi flegrei, taralli pugliesi e cozze tarantine e dell’immancabile ‘o pere e ‘o muss.

Quello sì che escluderebbe veramente la candidatura.

Cordiali saluti, Procolo Scognamiglio disoccupato de Milàn. Milano Sud, lato mare. Fervente devoto di Santo Ambrogio.

Ps: si sentano inclusi anche amici veneti, toscani, romagnoli, sardi, in questa divertentissima discriminazione per jobs di data analyst. Uan sgheps, o yeah…

Pps: se volete presentare la vostra candidatura il link è questo . Però non fate come il mio amico Aniello che al colloquio ha iniziato a parlare con la voce del gabibbo.  Quello è genovese.