Treni..taglia: ovvero come umiliare i passeggeri a sud di Eboli

La grolla d’oro di Padania, quest’oggi, va a Mauro Moretti, amministratore delegato di Trenitalia. Con la seguente motivazione: per l’alacre lavoro di secessione rotabile di fatto, tra il Nord e il Sud del Paese.

«Dopo il taglio dei treni, della qualità del materiale rotabile da e per il Sud, Trenitalia taglia anche i servizi a bordo».

A denunciarlo per primo, in una nota congiunta, i sindacati di categoria Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil-Uil, Orsa e Ugl, i quali segnalano che «dal prossimo primo novembre la ristorazione e la vendita dei prodotti alimentari a bordo dei vagoni non sarà più prevista sui treni InterCity».

Insomma una sperequazione di fatto, posta in essere dalla società del sior Moretti, soprattutto se un povero Cristo si trova a viaggiare a Sud di Eboli.

I sindacati proseguono «la maggiore offerta di InterCity riguarda il Sud ed in particolar modo la direttrice Adriatica» e che quindi «è un altro passo nel discriminare i cittadini/clienti del Sud Italia nel renderli viaggiatori di serie B a tutti gli effetti, obbligandoli, come qualche decennio fa, ad affrontare i viaggi verso il nord con tutto l’occorrente necessario.

Allora che dire, Dio benedica l’acquafrescaio che su ogni diretto a Sud del Garigliano ti offre “acqua coca panini, chi beve…”