Vessillo duosiciliano in una scuola del vesuviano

L’immagine che vedete è stata pubblicata da Vesuvio Live, i protagonisti del gesto sarebbero studenti di un liceo di Torre del Greco, . Nella didascalia che accompagna lo scatto, si legge il motivo della simpatica provocazione: rilanciare “il vessillo identitario di un Sud mai raccontato”,

Chi taccia questi ragazzi di mero neoborbonismo, ancora una volta dimostra di non aver capito nulla.

La crisi economica, la consapevolezza d’esser trattati prima come una pattumiera, poi come camorristi, poi vilipesi nella dignità e nel territorio e nella piccola economia che si regge sull’agroalimentare e sul turismo, l’esser trattati sempre, anche quando non ce n’è bisogno, come lo scolaretto che ha comunque torto mistificando la realtà e la verità.produce questi frutti. E le nuove generazioni con zero prospettive per l’avvenire, cercano un futuro diverso. Cresciute con partiti di governo che per 20 e più anni, li hanno chiamati terroni,E la volontà ferma di porre una cesura netta con la vulgata che ci vuole figli di regioni periferiche ed a minor sviluppo, come insegnano alle scuole medie. Sovvertendo le geografie imposte con la puzza sotto al naso ed un malcelato razzismo.

A voi la scelta. Trattarlo, ancora una volta, solo come fenomeno di neoborbonismo (credetemi sottostimate gli accadimenti ed il sentire), riderci sopra e rappresentare chi lo manifesta, come sempre, come troglodita, strizzando l’occhio a Lombroso, o iniziare a raccogliere certe istanze, smettendola una volta per tutte di trattarle come “questione meridionale”.

A noi non serve assistenza, servono le condizioni per tornare a  fare impresa che da Bombrini in poi, qualcuno ha voluto negare.

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