99 Posse: l’annullamento del concerto a Verona è una questione anche territoriale

Dopo giorni di ipotesi e congetture ricamate dalla stampa, un’oretta fa circa è uscito il comunicato stampa del gruppo napoletano delle 99 Posse che prende posizione sull’annullamento del loro concerto a Verona, avvenuto ad opera dell’organizzazione, per motivi di ordine pubblico.

In parole povere l’estrema destra veronese minacciava la presenza dei propri militanti al concerto d’ o’ zulu e compagni. Nonostante la disponibilità del gruppo a volerci comunque essere, l’organizzazione ha tagliato la testa al toro ed ha proprio annullato il live. Ora quello che mi preme rilevare tra le righe di questo blog con una propria identità, non è l’aspetto puramente politico che impedirebbe la libera manifestazione del pensiero con una certa pressione, ma anche, come evidenzia il comunicato della band, anche la solita dose di razzismo antimeridionale.

Così recita il comunicato:

Ma è solo una questione politica o c’è dell’altro? Recentemente si sono esibiti a Verona senza problemi gruppi e artisti forse meno espliciti, ma sicuramente inquadrabili a sinistra, cosa rende la 99 Posse diversa da loro? In questi giorni la nostra pagina facebook è presa d’assalto da utenti chiaramente riconducibili alla curva sud veronese. E in questo caso gli insulti sono squisitamente a base di razzismo antimeridionale, con il consueto campionario di «terroni, lavatevi, benvenuti in Italia». Dello stesso tenore, anche molti commenti agli articoli apparsi on line in questi giorni, come se Verona si apprestasse a ospitare una delle sentitissime partite contro il Napoli e non invece il concerto di un gruppo musicale. Ci troviamo quindi di fronte all’ennesimo episodio di bieco antimeridionalismo, di cui si rendono protagoniste le frange estreme e politicamente connotate della tifoseria veronese.

Ma noi rifiutiamo questa logica, perché siamo abituati a distinguere amici e nemici sulla base delle convinzioni politiche, non certo per l’accento, la nazionalità o la fede calcistica. Invitiamo perciò i nostri fans a evitare generalizzazioni uguali e contrarie che facciano di tutta l’erba un fascio: in questo caso, sotto accusa sono i fascisti e i razzisti veronesi, non la città di Verona. Un brutto articolo di un pessimo sito nazionalista dice che se i Sumbu Brothers possono suonare all’Arena e i 99 Posse no, questo dipende dal fatto che i primi avrebbero seguito sul territorio, mentre noi non ce l’avremmo. Ebbene, ci duole deluderlo, ma stiamo ricevendo da giorni centinaia di messaggi di solidarietà da parte di tanti cittadini veronesi, non solo quelli schierati politicamente a sinistra, ma anche dei sinceri democratici e di chiunque aveva accolto con piacere l’annuncio del nostro concerto.

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