Bronzi di Riace a Milano? Va bene, ma Leonardo a Reggio Calabria

Sui Bronzi di Riace a Milano si sta consumando l’ennesima prova di forza di un paese già profondamente lacerato. Dal punto di vista economico e sociale. Ed ormai anche nazionale (se mai ci sia stata unità di intenti da questo punto di vista).

Il gruppo Facebook “Per i Bronzi Di Riace e il Museo Archeologico di Reggio Calabria” ha pubblicato una nota in cui considera falsati (ed assolutamente strumentali) i dati forniti dalla stampa, secondo una strategia volta a condurre una campagna  per consentire lo spostamento dei Bronzi dalla Calabria alla Lombardia. Secondo il comitato, inoltre, gli ingressi gratuiti (tanto vituperati) per studenti ed ultra sessantacinquenni, non sarebbero una esclusiva del solo museo reggino, ma di tutti i musei di questo Paese.

Per non parlare del fatto che, aggiungo io, i collegamenti tra Reggio ed il resto del mondo non sono paragonabili a quelli di Milano col resto del mondo, il che fornisce un ulteriore handicap al museo stesso. Per cui, con la classica decisione all’italiana, invece di costruire infrastrutture, si continua a spostare il sud altrove, non solo nelle sue risorse umane ma anche in quelle archeologiche (ricordate il “denapoletanizziamo” Pompei proposto da quel tale critico d’arte? Paradossale quanto volete ma sintomatico comunque di un certo “sentire” a certe latitudini)

Lo scorso dicembre anche Pino Aprile prese posizione sulla questione:

La polemica Bronzi-sì/Bronzi-no a Milano, per l’Expo, sta arrivando al muro contro muro. Io suggerirei di ricordarsi, ogni volta, che una comunità è sana e unita (nel senso che tutti godono dello stesso rispetto e delle stesse opportunità) quando ci sono equità e reciprocità. Cosa significa in questo caso? Esempio: Reggio Calabria presta i Bronzi a Milano e Milano presta l’Ultima Cena di Leonardo a Reggio Calabria. L’opera di Leonardo è intrasportabile?

Nemmeno per i Bronzi si dovrebbe rischiare, vista la loro unicità: è già successo una volta che siano finiti in fondo al mare, durante un trasferimento e ci sono voluti un paio di millenni per ritrovarli. Ma se ci fosse reciprocità, allora sarebbe giusto (ove ci si accordasse) che i Bronzi andassero a Milano. Così, ci viene detto con il ditino alzato, si farebbe vedere ai reggini quanto possono rendere, in afflussi turistici, le due statue; non come a Reggio, dove ci vanno quattro gatti. Sempre pronti a imparare, ma a parità di condizioni va fatto il confronto.

Cosa vuol dire? Che una volta portati i Bronzi a Milano, si aboliscano tutti i treni ad alta velocità (niente Frecce rosse et similia) diretti nel capoluogo lomrbardo, tranne qualche convoglio dismesso dal Nord, così come avviene per Reggio Calabria; si chiudano tutte le autostrade, lasciandone in funzione solo una, ma obbligando a percorrerla per lunghi tratti auna sola corsia, con cartelli e sbarramenti da lavori in corso e senza corsia di emergenza, così come avviene per chi deve andare sullo Stretto con la Salerno-Reggio Calabria; si chiudano tutti gli aeroporti, meno uno e si riduca drasticamente il numero dei voli (anche a botte di 50 in un colpo solo, come è avvenuto per la città dello Stretto) e con orari così “comodi” che sia impossibile arrivare presto e ripartire tardi, così come avviene a Reggio (e a Lamezia). Poi, contiamo i turisti che vanno a vedere i Bronzi a Milano…Stesse condizioni e stesse opportunità: questo comportano equità e reciprocità.Se no, è altro; è: ti piace vincere facile…

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