BUFALE / Il vaccino che ci trasformerà in zombie

Una delle bufale più in voga, negli ultimi giorni, è quella del vaccino anti Covid 19 che trasformerebbe gli esseri umani in zombie. In zombie? Si, in zombie.

Probabilmente se avessi raccontato questa notizia a mio nonno (buonanima) mi avrebbe domandato: “Te lo ha riferito un medico o uno scienziato?” Al che io gli avrei risposto “No, un regista blogger…”

A quel punto mio nonno (buonanima) che non aveva né un diploma nè una laurea, neppure all’Università della Strada, mi avrebbe consigliato letture licenziose, accompagnate da fotografie altrettanto licenziose, per trascorrere il mio tempo in maniera più piacevole e proficua.

Ed invece, ai tempi del Covid 19, il webetismo impone la distruzione delle antenne 5g (le stesse che consentono ai guru complottari di pubblicare le loro idiozie), i gargarismi con l’Ace Gentile e il consiglio a non vaccinarsi contro il Covid 19 perché il rischio è lo zombismo, un po’ come se il medicinale ve lo inoculasse il Re della Notte.

Ma andiamo con ordine:

1) Il messaggio, diventato virale sui social, chiede alla platea di ascoltatori di evitare la profilassi vaccinale invocando l’articolo 32 della Costituzione.

“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. “

Anche uno studente al primo anno di Giurisprudenza, nelle peggiori università della strada, saprebbe che la Costituzione, come qualsiasi altra fonte, non può essere letta, nei suoi articoli, come una monade a sé stante, ma come un complesso organico.

Lo spiegava bene lo studio legale Angius il 23 maggio del 2017 a proposito dell’obbligo vaccinale:

Già da una lettura superficiale del dettato costituzionale si intuisce che in presenza di disposizioni di legge che tutelino la salute pubblica non può invocarsi esclusivamente un diritto alla libertà di scelta dell’individuo.

Una fondamentale pronuncia in materia è la sentenza n.307/1990 nella quale la Corte Costituzionale ha statuito in riferimento all’art. 32 della Costituzione sulla legittimità costituzionale della legge 4 febbraio 1966, n. 51 (Obbligatorietà della vaccinazione antipoliomielitica) ed ha affermato con una chiarezza cristallina che:
La vaccinazione antipoliomielitica per bambini entro il primo anno di vita, come regolata dalla norma denunciata, che ne fa obbligo ai genitori, ai tutori o agli affidatari, comminando agli obbligati l’ammenda per il caso di inosservanza, costituisce uno di quei trattamenti sanitari obbligatori cui fa riferimento l’art. 32 della Costituzione.
Tale precetto nel primo comma definisce la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività; nel secondo comma, sottopone i detti trattamenti a riserva di legge e fa salvi, anche rispetto alla legge, i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
Da ciò si desume che la legge impositiva di un trattamento sanitario non è incompatibile con l’art. 32 della Costituzione se il trattamento sia diretto non solo a migliorare o a preservare lo stato di salute di chi vi è assoggettato, ma anche a preservare lo stato di salute degli altri, giacchè è proprio tale ulteriore scopo, attinente alla salute come interesse della collettività, a giustificare la compressione di quella autodeterminazione dell’uomo che inerisce al diritto di ciascuno alla salute in quanto diritto fondamentale [
…] Il rilievo costituzionale della salute come interesse della collettività non è da solo sufficiente a giustificare la misura sanitaria. Tale rilievo esige che in nome di esso, e quindi della solidarietà verso gli altri, ciascuno possa essere obbligato, restando così legittimamente limitata la sua autodeterminazione, a un dato trattamento sanitario, anche se questo importi un rischio specifico, ma non postula il sacrificio della salute di ciascuno per la tutela della salute degli altri.[…]

Anche nella sentenza n.226/2000 viene ribadito il principio che la tutela della salute pubblica può avvenire tramite un obbligo di legge. Leggiamo infatti in questo passaggio: “Ciò che conta è l’esistenza di un interesse pubblico di promozione della salute collettiva tramite il trattamento sanitario, il quale, per conseguenza, viene (e può essere) dalla legge assunto ad oggetto di obbligo legale.”

Appare quindi evidente che invocare una libertà di autodeterminazione del tutto avulsa dal dovere di solidarietà (art. 2 della Costituzione) e dalla tutela della salute non solo individuale ma anche e soprattutto collettiva (art. 32 della Costituzione) è privo di fondamento giuridico e non rispondente al dettato costituzionale.

2) L’autore del video non è un medico, non è uno scienziato eppure sa per certo che all’interno del vaccino “Metteranno di tutto dentro per farci diventare degli zombie.

Allo stato attuale dei fatti, un vaccino non esiste. Ne stanno sperimentando diversi. Se l’autore è convinto di ciò che dice perché  non inserisce la lista dei componenti che, novello Night King, ci trasformerebbe in zombie?

Queste sono le domande che dovreste farvi quando vi arriva un video del genere e lo condividete. Se non riuscite a trovare una risposta scientifica credibile, evidentemente state ascoltando una stronzata che fa guadagnare l’autore del video in base a tutte le visualizzazioni che produce. Perché, su questo non c’è alcuna ipotesi complottista: la pubblicità impressa sui video che guardate su youtube genera soldini. Tanti.

Dimenticavo: mio cugino che ci lavora, mi ha assicurato che nei laboratori di Westeros, hanno già pronte delle gocce a base di vetro di drago e acciaio di Valyria in grado di curare lo zombismo vaccinale.