Catania come Napoli: via le strade coi nomi di Cialdini e Vittorio Emanuele III

Così come accaduto a Napoli, la storia la riscrivono i sindaci con lodevoli iniziative. Così comein quel di Partenope, infatti,  dove la toponomastica intitolata a Vittorio Emanuele III (firmatario delle vergognose leggi razziali) è stata sostituita con quella di Salvatore Morelli (e nuovi siti, anche altrove in Campania come nel resto del Sud sono stati intitolati agli operai martiri del real opificio di Pietrarsa) anche a Catania il sindaco Enzo Bianco annuncia analoga iniziativa.

La piazza Vittorio Emanuele III, nota a tutti come “piazza Umberto” o “piazza dei chioschi”, sarà intitolata al grande scienziato catanese Ettore Majorana, nato a Catania nel 1906 e del quale si sconoscono data e luogo della morte”.

Inoltre:

La via Enrico Cialdini – luogotenente di Vittorio Emanuele II che ordinò nel 1861 a Pontelandolfo e Casalduni, quel terribile massacro di uomini, donne e bambini di cui l’Italia si scusò nel centocinquantenario dell’Unità d’Italia – sarà adesso intitolata a Giorgio Ambrosoli, l’avvocato milanese assassinato a 46 anni, nel 1979, da un sicario del banchiere Michele Sindona. Sul proprietario della “Banca Privata Italiana” Ambrosoli stava infatti indagando come commissario liquidatore dell’Istituto di credito.(fonti: Sicilia Web, Catania Today)

Che sia l’inizio di un cambiamento radicale e della sostituzione di toponimi che al Sud hanno condotto violenza e sangue e spazio a quegli eroi civili che siano d’esempio per i cittadini.