C’erano un italiano, un serbo ed un napoletano…

pdvVi sembra l’incipit di una barzelletta? No sono istantanee di neorealismo sul giornalismo italiano.

Come più volte ho fatto notare, per gran parte degli autori degli articoli che leggiamo sui rotocalchi o dei servizi che ascoltiamo in tv, la connotazione geografica è fondamentale nell’individuazione del crimine.

Così il napoletano che vince l’oscar è italiano. O come il primo astronauta che passeggia nello spazio, diventa da siciliano, italiano. Non per l’omicida che spara in strada, che resta calabrese.

Fondamentalmente a qualcuno importa sapere, con zelo e pruderia lombrosiana, l’origine territoriale dell’autore di un reato? No.

Su Padovaoggi (badate che il fenomeno coinvolge anche le testate nazionali a più ampia diffusione ) che a proposito di una baby gang fa notare:

Furto di una borsa al pub 131 di Noventa Padovana
„I tre giovani responsabili intercettati da una pattuglia di militari sono un italiano e un serbo entrambi di vent’anni e un napoletano 19enne. I carabinieri li hanno sorpresi ancora in possesso della borsa rubata.“

 

Ecco lo screenshot dell’articolo:

 

pdv

E’ successo,ad esempio tempo fa, su altre testate, anche per l’omicidio di Brescia, di quella ragazza uccisa con un figlio in grembo. Nei titoli dei giornali non era unica col suo nome e cognome, ma “la brasiliana” come a voler rimarcare le suggestioni di chissà quale immaginario maschile che potesse giustificare un delitto così efferato.

O come quando Preiti, il 28 aprile scorso, ha sparato a due carabienieri all’esterno di Montecitorio. Non era iltaliano, ma “calabrese”, tanto che un amico dall’Ecuador mi inviò la rassegna stampa dei giornali locali, che spiegavano la dinamica dell’incidente, individuando il colpevole con la didascalia “calabrese (sur italia)”.

Anche Daniele Sensi, blogger de L’Espresso, evidenziava, più o meno un anno fa, questa abitudine tipicamente italiana. Così, quando il delinquente è straniero, è marocchino, albanese, cingalese, o se diventato italiano, se ne rimarca comunque l’origine(d’origine slava, nord africana). Non accade ad esempio in Francia, dove un delinquente è delinquente e basta senza la necessità di citare, nei titoli, la provenienza territoriale.

Ecco la foto del post dell’epoca

PS: alle 13.51 l’articolo è stato modificato. L’italiano resta italiano. Il Serbo resta serbo. Il napoletano diventa, “italiano originario di Napoli” (il che conferma la tendenza che ho scritto qualche riga qui sopra) Mistero sulle origini del primo italiano (che verosimilmente sarà del luogo).