Come ti creo ad arte l’emergenza rifiuti…e ci mangio sopra

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L’emergenza rifiuti a Napoli? Creata ad arte per sedersi alla tavola del magna magna collettivo. Anche se la tavola imbandita era stata apparecchiata in Veneto.

Tempo fa anticipammo da questo blog, l’inizio dell’indagine partita da alcune intercettazioni telefoniche.

E si speculava sulla predeterminata e innata (secondo loro) inciviltà dei napoletani a gestire il ciclo dei rifiuti. Senza negare ovviamente tutte le responsabilità politiche locali.

La procura partenopea ha emesso 16 ordinanze di custodia cautelare ( 9 in carcere e 7 ai domiciliari) nei confronti anche di imprenditori, professionisti e un sindacalista. Undici degli arrestati sono veneti: Stefano Gavioli (Ve) presidente di Enerambiente, Paolo Bellamio (Pd) commercialista, l’avvocato Giancarlo Tonetto (Ve), il commercialista Enrico Prandin (Ro), Giorgio Zabeo (Ve), Giovanni Faggiano (Br), Stefania Vio (Ve), Loris Zerbin (Ve), Giuseppina Totaro (Na), Vittorio D’Albero (Na), Giovanni Alfieri (Na), i banchieri Alessandro Arzenton (Pd), Mario Zavagno (Ve) e Manuela Furlan (Ve). Maria Chiara Gavioli (Pd), sorella di Stefano, è invece agli arresti domiciliari. Le indagini hanno fatto emergere un quadro allucinante: la protesta degli addetti alla raccolta rifiuti che provocò il disastro ambientale in città sarebbe stata alimentata per esercitare pressioni nei confronti degli amministratori da parte di Enerambiente per obbligarli all’acquisto di automezzi a prezzi esorbitanti.

L’articolo completo:

L’emergenza rifiuti a Napoli colpa del Nord, 11 arresti tra imprenditori e banchieri veneti.

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