Ecco il Sud che si unisce e fa “sistema”

Lamento sempre su queste pagine il fatto che uno dei peccati del Sud sia quello di non riuscire a “fare sistema”, agendo, ogni sua unità imprenditoriale o municipale che sia, in un’autonomia che è isolamento.

Oggi, per fortuna, leggo di un’iniziativa che smentisce questo male atavico.

Succede che in Occasione dell’Expo 2015, i sette parchi nazionali del Mezzogiorno si prsenteranno come un’unica entità. Dall’Abruzzo alla Sicilia.

Obiettivo prioritari e condiviso è quello di rappresentare, in un quadro di coesione territoriale per il Sud, i temi centrali di EXPO 2015 in relazione alle singole realtà delle aree protette nazionali, attraverso un progetto che coinvolga ogni singolo parco, il suo territorio e le sue eccellenze.

I Parchi nazionali del Sud, richiamando lo spirito della Carta di Matera, da essi sottoscritta, in coerenza con gli indirizzi diffusi dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, intendono, con questa intesa realizzare iniziative comuni e condivise di valorizzazione della biodiversità e dello sviluppo sostenibile, applicate al capitale naturale ed alla qualità e sicurezza del cibo, energia per il pianeta.

Con questa iniziativa s’intende dar seguito all’impegno svolto in questi anni dalle aree protette italiane, in particolare i Parchi del Sud, nella valorizzazione dei prodotti tipici, a partire dall’Atlante dei prodotti tipici dei Parchi italiani, nella crescita delle filiere di qualità e di modelli di sviluppo e conservazione delle tradizioni alimentari come elementi culturali dei territori interessati dalle stesse aree protette.

Le iniziative avranno come temi principali la sostenibilità alimentare e la corretta produzione e consumo del cibo, la dieta
mediterranea, il racconto dei luoghi e delle comunità interessate e la promozione dei prodotti e delle tradizioni ad essi legate. Il tutto in un mix di esperienze e di contenitori culturali capaci di contribuire a far crescere la cultura e la consapevolezza della necessità di frenare la perdita di biodiversità e a conservare il paesaggi e la natura.

Attenzione importante sarà posta a temi sensibili quali : la multifunzionalità dell’agricoltura moderna; i diritti e la legalità; i beni comuni; la coesione sociale e l’identità culturale del mondo rurale per promuovere la sicurezza alimentare, il risparmio di energia e di risorse naturali; la manutenzione del territorio e la tutela del paesaggio; la promozione dell’agricoltura sociale e di nuovi modelli di turismi.