ECOMAFIE / Tre reati ogni ora, settantuno al giorno, 13 mld di fatturato

L’inchiesta di FanPage ha dimostrato che il business sviluppato dalle ecomafie è vivo ed altamente redditizio. Lo scorso luglio, l’ultimo rapporto presentato sulle ecomafie da Legambiente, ci faceva presente che: nel 2016 sono stati 25.889 i reati ambientali accertati su tutto il territorio nazionale, 71 al giorno, circa 3 ogni ora. Arrivano i primi effetti della legge sugli ecoreati: crescono del 20% gli arresti e diminuiscono del 7% gli illeciti

In tutta la Penisola dilaga la corruzione, l’altra faccia delle ecomafie, con la Lombardia e il Lazio le regioni più colpite. Calano i reati contro gli animali, quelli relativi al ciclo illegale del cemento, mentre aumentano quelli del ciclo illegale dei rifiuti e gli incendi che hanno mandato in fumo più di 27.000 ettari. Sul fronte abusivismo, sono 17mila le nuove costruzioni fuorilegge

Resta la morsa dell’ecomafia nel Mezzogiorno. La Campania in testa alla classifica regionale degli illeciti. Il Lazio è sempre la prima regione del centro Italia, la Liguria è la prima del Nord

In particolare:

nel 2016 il fatturato delle ecomafie è sceso a 13 miliardi registrando un – 32% rispetto allo scorso anno, dovuto soprattutto alla riduzione della spesa pubblica per opere infrastrutturali nelle quattro regioni a tradizionale insediamento mafioso e al lento ridimensionamento del mercato illegale.
Nonostante il trend positivo che indica una inversione di tendenza rispetto agli anni passati, sono ancora tanti problemi da affrontare a partire dal fenomeno della corruzione, che continua a dilagare in tutta la Penisola, la questione dell’abusivismo edilizio con 17mila nuovi immobili abusivi nel 2016, il ciclo illegale dei rifiuti in crescita. In questo quadro, fatto di luce e ombre, diminuisce complessivamente in percentuale il peso delle quattro regioni a tradizionale insediamento mafioso, che passa dal 48% del 2015 al 44% del 2016, anche se si confermano ai primi posti nella classifica per numero di illeciti ambientali: in vetta la Campania con 3.728 illeciti, davanti a Sicilia (3.084), Puglia (2.339) e Calabria (2.303). La Liguria resta la prima regione del Nord, il Lazio quella del Centro.

Nel corso del 2016/17: Legambiente ha censito ben 76 inchieste in cui le attività illecite in campo ambientale si sono intrecciate con vicende corruttive. Queste inchieste hanno comportato l’arresto di 320 persone e la denuncia di altre 820, coinvolgendo 14 regioni. Nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa, se ne sono contate 31, più o meno il 41%. Negli ultimi 6 anni, dal 2010 al 2016, le inchieste degne di rilievo e censite per questo lavoro sono state 352: le due regioni più colpite sono il Lazio (49) e la Lombardia (44), davanti alla Campania, alla Sicilia, alla Calabria e alla Puglia.